Concorso straordinario, Turi (Uil): “Azzolina sta combattendo battaglia personale contro i precari”

“Anche chi non vede o non sente o chi non vuole vedere o sentire si rende conto che il ministro Azzolina sta conducendo una battaglia personale contro i precari e chi li rappresenta”.
Questo è quanto afferma all’Adnkronos il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, commentando l’incontro tra i sindacati della scuola e il ministero dell’Istruzione per discutere del concorso straordinario.
“Ancora una volta – sottolinea –all’interesse pubblico relativo al funzionamento della scuola che non è fuori dai molteplici problemi indotti dall’emergenza pandemia, si intraprende una strada che dire avventurosa è poco. La curva pandemica è in aumento tanto che il Governo dovrà decidere se prorogare il periodo di emergenza che al momento è fissato al 15 Ottobre”.
“La fretta di mettere in piedi un concorso senza le dovute garanzie – ribadisce Turi – è emerso di fronte alle domande dei sindacati. Se un candidato risulta in quarantena cosa succede, che perde la possibilità di fare il concorso. E’ in questa maniera che si risolvono i problemi? Già stiamo seguendo la strada dei sorteggi anche nel mondo del lavoro oltre a quello dello istituzioni? Comunque anche senza l’aspetto umano relativo a lavoratori che per anno hanno dato il loro contributo, l’aspetto sanitario e del funzionamento delle scuole merita rispetto ed attenzione”.
Non solo. “Circa 70.000 aspiranti – evidenzia il numero uno della Uil Scuola – divisi in tutte le regioni saranno sottratti al loro lavoro scolastico, come lo stesso sarà per i commissari (se li trovano, viceversa li obbligano ), che si dovranno spartire tra le lezioni del mattino e le correzioni del pomeriggio. Insomma una confusione che ricadrà sugli studenti che rischiano di vedere un altro anno andare in fumo. E’ così difficile capire che sotto pressione non si lavora bene!Sul corpo debilitato della scuola si vuole, dopo le GPS, introdurre un altro stress che il sistema non potrà reggere. La scuola – conclude – è stata scambiata per un ufficio di collocamento invece di rispondere alle esigenze che sono presenti, si preoccupa di
impegnare il futuro. Il prossimo anno per effetto dell’annunciata fine di quota 100, per la paura di ammalarsi, sono previsti nella scuola 50.000 pensionamenti. Solo chi ha perso il senso della realtà, può
proseguire sulla strada ideologica intrapresa. Il merito è ben altra cosa questa è una lotteria”.
Numero di domande per regione e classe di concorso [Scarica PDF]