Concorsi scuola, aumentano compensi commissioni. Da 1.600 a 2.000 euro (lordi), più gettone. Ma lavori devono concludersi entro 120 giorni
Il Ministero dell’Istruzione e Merito ha convocato un incontro con le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di discutere una bozza di decreto riguardante i compensi destinati ai membri delle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici.
Questi concorsi, banditi dal Ministero post entrata in vigore del DL 75/2023 (DL PA BIS), riguardano il reclutamento del personale dei Dirigenti Scolastici, docenti, nonché personale amministrativo, tecnico e ausiliario nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Inoltre, il decreto si estende al personale addetto alla vigilanza delle prove concorsuali e al referente informatico d’aula in caso di procedure informatizzate.
Secondo quanto segnala la Flc Cgil, le tariffe stabilite variano in base al ruolo e al livello di istruzione del personale reclutato.
Compensi base (lordo dipendente)
a) euro 1.600,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il reclutamento personale: docente della scuola dell’infanzia e primaria; docente diplomato degli istituti secondari di secondo grado; personale ATA appartenente al profilo di area B o categorie equiparate;
b) euro 1.800,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il reclutamento del seguente personale: docente laureato degli istituti secondari di secondo grado; docente di istituti secondari di primo grado; personale ATA appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate;
c) euro 2.000,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi relativi al reclutamento dei dirigenti scolastici.
Il decreto prevede inoltre una variazione del 10% nel compenso per i presidenti delle commissioni esaminatrici (un aumento) e per i segretari delle commissioni stesse (una diminuzione). I membri aggiunti alle commissioni percepiranno il 50% del compenso base.
Compenso per elaborato
In aggiunta al compenso base, il decreto definisce un compenso integrativo legato alle prove scritte e orali condotte. Per esempio, per ogni elaborato esaminato o candidato intervistato, il compenso varia da 0,80 a 1,00 a seconda della categoria del concorso. Questi compensi vedono un incremento dell’80% qualora sia prevista una prova pratica nell’ambito della prova orale.
In caso di concorsi con correzione automatizzata, il compenso base viene ridotto al 60%, mantenendo inalterato il compenso integrativo per la prova orale e la prova pratica.
Compenso pieno solo ad una condizione
Il decreto prevede inoltre che, al fine di garantire la conclusione delle operazioni concorsuali nei termini stabiliti, il compenso scatta se la commissione conclude i lavori entro 120 giorni dalla pubblicazione dei risultati della prova scritta ed esamini almeno 125 candidati al mese o la totalità degli ammessi alla prova orale ove il numero sia inferiore.