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Concorso straordinario ter, come funziona la riserva del 30 %? Un esempio pratico [VIDEO]

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Grande attesa per il bando del concorso docenti 2023, la prima procedura prevista dalla fase transitoria del PNRR. Il concorso in questione presenta alcune caratteristiche di novità, come ad esempio la riserva dei posti per chi ha tre anni di servizio.

Su questo punto alcuni restano dubbiosi. Prima di tutto si confonde facilmente il concetto di tre annualità previsto come requisito di accesso e quello previsto appunto per la riserva del 30% dei posti.

Nel corso del Question Time del 16 novembre, in diretta su OS TV, Sonia Cannas, esperta di normativa scolastica, ha fatto il punto sulla questione.

“C’è una differenza fra il requisito di accesso e la riserva dei posti”, chiarisce subito Cannas: “per il requisito di accesso le 3 annualità sono contate fino agli ultimi 5 anni. Mentre invece per il diritto alla riserva si conteggia il servizio di tre anni, di cui almeno 1 specifico, negli ultimi 10 anni“.

Ricordiamo che le 3 annualità devono essere state svolte nella scuola statale, anche non continuative e un anno di servizio deve essere specifico.

Per il requisito di accesso si contano gli ultimi cinque anni, per la riserva gli ultimi dieci.

Per quanto riguarda la riserva del 30%, l’esperta spiega innanzitutto che “la riserva è un modo per garantire ad alcune persone di poter riuscire ad entrare fra i vincitori anche se magari non si collocano fra i primi posti a bando“.

L’esperta prova a fare chiarezza con un esempio: “Se i posti sono 100, senza una riserva accederebbero solo i primi 100, mentre con la riserva qualcuno oltre i 100 potrebbe prendere servizio. Quindi, supponendo la base di 100 posti, i primi 30 candidati che hanno 3 anni di servizio, negli ultimi 10, che hanno il miglior punteggio, entrano di diritto fra i vincitori“.

ASCOLTA LA RISPOSTA DI SONIA CANNAS AL MINUTO 23:48 

TUTTE LE RISPOSTE

 

Riserva 30% dei posti per docenti che hanno tre anni di servizio 

  • è prevista una riserva di posti, pari al 30%, nei bandi pubblicati a decorrere dell’entra in vigore della succitata legge n. 106/2021;
  • la riserva del 30% si applica per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto;
  • sono beneficiari della riserva gli aspiranti che, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione al concorso, abbiano svolto presso le scuole statali un servizio di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti;
  • uno dei tre anni di servizio deve essere specifico, ossia svolto per la classe di concorso o tipologia di posto per cui si partecipa al concorso e si beneficia della riserva;
  • è valido solo il servizio nelle scuole statali;
  • tre anni scolastici si computano secondo quanto previsto dall’art. 11/14 della legge n. 124/99;
  • la riserva vale in una sola regione;
  • la percentuale di posti riservati si calcola con arrotondamento per difetto;
  • la riserva si applica, solo se il numero di posti banditi per ciascuna regione, classe di concorso o tipologia di posto sia pari o superiore a quattro.

Per accedere alla riserva dei posti bisogna superare sia prova scritta che orale (e pratica per le classi di concorso che la prevedono).

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)

Nuovi concorsi scuola: riserva posti per chi ha tre anni di servizio, preferenza genere a pari punteggio, donne in gravidanza o allattamento. LE NOVITÀ

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