Concorso straordinario, Sasso (Lega): “Una grande ingiustizia non aver previsto prove suppletive”. Granato (M5S), “Valuteremo, non sono contraria”

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“Mi permetto di fare da tramite alla voce di migliaia di insegnanti che, a causa della miopia politica, non hanno potuto sostenere il concorso”.

Il riferimento del deputato della Lega Rossano Sasso, durante la diretta del 9 novembre di Orizzonte Scuola Tv, condotta da Andrea Carlino e moderata da Valentina Santarpia del Corriere della sera, è ai circa 6000 docenti che non hanno potuto svolgere le prove del concorso straordinario perché in quarantena.

Com’è noto infatti non sono state previste prove suppletive per il concorso straordinario, attualmente sospeso per la diffusione dei contagi Covid, come disposto dal Dpcm del 3 novembre. Il ministro Azzolina aveva affermato che “non possono esserci suppletive dal momento che c’è un parere della Funzione pubblica che vale per tutti i concorsi della Pa e quindi anche per la scuola“. “Il parereaveva spiegato su La7 Azzolina, ospite di Lilli Gruber – è stato dato per la prima volta al Ministro Manfredi in occasione dei test all’Università a settembre“. Ma il dibattito sugli esclusi non si è mai chiuso.

“Questa è una grande ingiustizia, l’ennesima discriminazione nei confronti degli insegnanti precari” , evidenzia Sasso che poi ricorda l’articolo 3 della Costituzione “violato”. “Chi si trova in una condizione di quarantena è in una condizione personale, come recita la Costituzione, che non gli ha consentito di poter fare il concorso – sottolinea Sasso –. Si scarica la colpa sul ministero della Pubblica amministrazione, quando con una circolare possono consentire di fare le prove suppletive“.

Ci atteniamo per ora a quel parere della Funzione pubblica – risponde la senatrice del Movimento 5 Stelle Bianca Laura Granato -. Non sono contraria a priori. Si potrebbe valutare la possibilità delle prove suppletive, ma ne dobbiamo discutere. A noi non dispiace farle“.

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