Concorso straordinario, perché non ci hanno permesso di farlo nella nostra regione? Lettera
Inviato da Irene Giudice – Gentile Redazione di Orizzonte Scuola, sono un’insegnante non ancora di ruolo; aspettavo il concorso straordinario per riuscire in qualche modo ad entrare di ruolo dopo diversi anni d’insegnamento a km e km lontana dalla mia residenza.
Fortunatamente per quest’anno scolastico ho preso servizio in una scuola vicina alla mia residenza e di questo sono molto grata, per una serie di motivi, ma anche e soprattutto per le condizioni di emergenza sanitaria, di cui tutti siamo coinvolti.
Scrivo questa lettera, per dare voce a chi come me non è riuscito a svolgere la prova per il concorso straordinario, visto che le varie procedure sono state sospese dal 5/11/2020 fino al 3/12/2020.
Proprio giovedì 5 novembre, si doveva svolgere il mio turno, per la classe di concorso A017, in Campania. Avendo presentato la domanda per la mia regione, la Sicilia, dal prospetto sulle aggregazioni territoriali, veniva abbinata alla Campania per lo svolgimento della prova. Per raggiungere appunto la sede d’esame, nel mio caso Battipaglia (Sa) e presentarsi nel turno mattutino per le operazioni di identificazione e successivo svolgimento della prova, dalla mia regione la Sicilia, dovevo partire un giorno prima, quindi il 4 novembre, per arrivare in tempo.
Solo che la notizia ufficiale della sospensione delle prove è stata data proprio il 4 novembre, quando già mi trovavo in viaggio per raggiungere la sede d’esame. In questi casi, sapendo che ci sono state delle aggregazioni territoriali, bisognava tener conto degli spostamenti che i candidati dovevano affrontare per raggiungere la sede d’esame e quindi di rendere ufficiale la notizia della sospensione in tempo utile, affinché chi come me, avrebbe potuto evitare di mettersi in viaggio, se appunto la notizia fosse stata ufficializzata prima.
In base a questo, visto che ho presentato domanda per partecipare al concorso straordinario in Sicilia e di aver dichiarato nella domanda stessa che “qualora le condizioni generali epidemiologiche lo suggeriscano”, di svolgere la prova in Sicilia, come mai non si è tenuto conto di ciò?
Tutto questo per far presente, quello che si può verificare e per avvicinarsi maggiormente alle reali esigenze della categoria dei docenti e alle difficoltà che affrontano soprattutto per l’inserimento in ruolo nell’ambito scolastico.