Concorso straordinario, per sindacato è un errore e a rischio fallimento. Critiche anche dal PD. Azzolina: si farà, domani in Gazzetta
E’ scontro tra il Ministro Azzolina e i sindacati oggi convocati per una informativa sul concorso a cattedra. Non accennano a stemperarsi le polemiche dei mesi scorsi, prima e dopo il lockdown. Anche oggi scambio di vedute sull’opportunità di avviare le operazioni concorsuali.
E’ stato un coro di no, quello dei sindacati.
Per lo SNALS, ad esempio, è necessario un “immediato avvio di una procedura straordinaria per titoli e prove finali di verifica dopo un percorso formativo serio in collaborazione con le università.” Dato che questa procedura è a rischio fallimento.
Secondo alcuni calcoli della Uil scuola, per avviare il concorso straordinario andranno istituite 132 commissioni con 660 commissari, ovvero una commissione ogni 500 candidati integrata per ogni gruppo o frazione di 500. Per il concorso ordinario – per il quale non è ancora stata fissata una data – a cui hanno chiesto di partecipare 500 mila persone, e si dovranno organizzare sedi con distanziamento immaginando 30 per ogni aula attrezzata solo per la prova preselettiva. Servirebbero da 10 a 20 mila aule attrezzate e quindi a cascata commissioni e commissari.
“Il concorso straordinario ora è un errore”, dice il leader della FlC Cgil, Francesco Sinopoli, lamentando che l’informativa data oggi ai sindacati sia stata solo un proforma. Maddalena Gissi, segretario della Cisl Scuola accusa il ministero di ”altissimo livello di insensibilità” date le difficoltà che già stanno avendo le scuole in questi giorni a corto di spazi e di supplenti.
Bocciatura anche da parte politica
Ad esempio, Verduci (PD) ritiene “sbagliato e contro ogni buon senso convocare concorsi in piena pandemia. Ci sono innumerevoli quarantene dovute a contagi scolastici. Non capisco – ha concluso – come si possa ignorare tutto questo. In questo quadro la priorità è la sicurezza di personale scolastico, studenti e famiglie”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Onorevole Sgambato (responsabile scuola del PD) che chiede di rinviare il concorso a Natale. “Farlo ora – ha detto all’ANSA – significa stressare le scuole, che verranno private di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove del concorso. Avremmo preferito farlo a ridosso delle vacanze di Natale; fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ogni ripensamento è possibile, la decisione spetta al ministero dell’Istruzione”.
Azzolina, si farà: domani in Gazzetta
Il Ministro, però, tira dritto. Supportato anche dai compagni di partito che hanno difeso la partenza delle operazioni concorsuali straordinarie. “Il concorso si farà – ha detto ai giornalisti che le chiedono sui dubbi del Pd riguardo al calendario del concorso, arrivando alla riunione dei 5 stelle – domani escono le date in Gazzetta Ufficiale”.
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