Concorso straordinario, Paschetto: insulti e minacce di morte contro Azzolina. Inaccettabile da insegnanti
All’indomani dell’approvazione definitiva del Decreto Scuola da parte del Senato, gli haters si scatenano sui social. Protagonisti in questo caso sarebbero gli insegnanti precari storici, il bersaglio il Sottosegretario Miur on. Lucia Azzolina (M5S).
A denunciarlo sulla propria pagina Facebook è l’insegnante Giuseppe Paschetto.
Giuseppe Paschetto è insegnante, conosciuto nel mondo della scuola per essere stato l’unico insegnante italiano finalista al Global Teacher Prize 2019.
Sulla sua pagina Facebook Paschetto scrive
“Lucia Azzolina venerdi scorso ha partecipato al convegno sulla scuola a Mosso, ieri il Parlamento ha approvato il decreto scuola a cui il sottosegretario ha dato un grandissimo contributo. E oggi si sono scatenati su Facebook gli attacchi dei precari storici che accusano Lucia di essere la principale responsabile di una gravissima colpa: la norma che prevede le assunzioni per concorso, di tutti, nessuno escluso. All’insegna di una scuola in cui gli insegnanti contano ma una scuola che è soprattutto dei bambini e dei ragazzi. Qualcuno non si limita alla critica ma passa direttamente agli insulti e alle minacce di morte. E questo è inaccettabile. Invitiamo tutti gli insegnanti democratici, certo che siano la maggioranza a manifestare la propria solidarietà.”
Il decreto scuola approvato in forma definitiva il 19 dicembre 2019 prevede l’indizione contestuale per la scuola secondaria di un concorso straordinario e di uno ordinario.
Al concorso straordinario potranno partecipare i docenti con tre anni di servizio svolti tra l’anno scolastico 2008/09 e il 2019/20 nella scuola statale, di cui uno specifico (qui i dettagli per i requisiti di accesso).
I posti a disposizione per il concorso straordinario saranno circa 24.000, a fronte di almeno 60.000 docenti in possesso dei requisiti. Per rientrare nei 24.000 posti a disposizione bisognerà superare con almeno 7/10 una prova scritta computer based. Chi supera la prova ma per punteggio -compresi i titoli – non si collocherà nei 24.000 posti disponibili avrà la possibilità di conseguire l’abilitazione.
Chi non supererà la prova potrà partecipare al contestuale concorso ordinario.
I docenti contestano la mancanza di un percorso strutturato di abilitazione, che consenta a tutti i docenti in possesso di almeno tre anni di servizio, di poter conseguire il titolo per l’iscrizione nella II fascia delle graduatorie di istituto.