Concorso straordinario: miriade di ricorsi renderanno la situazione ingestibile. Lettera
Inviato da Luca Gallo – Sul concorso straordinario per la secondaria e i PAS promessi dal governo non c’ e’ ancora niente di ufficiale, ma gia’ sono partite le rivendicazioni piu’ disparate, ovvero di considerare come requisiti di ammissione chi ha 3 anni di servizio in generale, oppure due soltanto, o addirittura 360 giorni come era in passato;
siamo ancora all’ inizio di questa vicenda surreale, figuriamoci tra qualche mese quando tutti vorranno salire sul carro vincente, anche chi ha solo prestato servizio a scuola per un solo giorno, ci saranno migliaia di ricorsi, i giudici daranno l’ ok conoscendo poco le assurde leggi sul reclutamento, ovvero fino a ieri senza abilitazione non avevi speranza di continuare a insegnare, vedi chi ha pensato di andare in spagna ad abilitarsi o in bulgaria, con costi e difficolta’ non da poco, per poi passare ad una fase che vede una sanatoria colossale di persone senza abilitazione.
E’ vero infatti che la corte costituzionale non ha trovato motivi di incostituzionalita’ per quanto riguarda le procedure 2016 e 2018, ma erano procedure riservate agli abilitati, tranne i soliti ricorsisti che si sono inseriti senza requisiti e senza nessun merito, ma non so se una procedura riservata senza la necessaria abilitazione sia del tutto costituzionale, sarebbe opportuno far uscire prima il concorso ordinario tenendo conto si di chi ha determinati anni di servizio, poi i PAS che garantirebbero l’ abilitazione a tutti coloro hanno i requisiti, e poi eventualmente il riservato, tanto le assunzioni non avverranno prima del 2020, tanto vale non creare un precedente che porterebbe tutti, ma proprio tutti a rivendicare diritti e procedure analoghe di sanatorie ogni due o tre anni, cancellando definitivamente il merito e la logica.
Fino a ieri ad esempio per specializzarsi sul sostegno ci voleva la laurea piu’ l’ abilitazione nella materia, oggi bastano tre anni di servizio o una manciata di giorni come supplente sul sostegno, magari con il solo diploma itp, e che dire quando c’ era la siss dove se non riuscivi ad entrare perdevi degli anni, soprattutto al Sud dove ancora oggi le supplenze sono una chimera.
Spero che qualcuno si ravveda e che si dia il giusto peso in questa fase particolare, passare dalla riserva del 10% dei posti del concorso ordinario ad un concorso riservato farsa dove il requisito non e’ neanche l’ abilitazione e’ uno schiaffo troppo forte nei confronti di chi in tanti anni ha fatto i salti mortali per continuare a credere che alla fine i sacrifici pagano, ma ripeto siamo ancora agli inizi di questa storia, gli avvocati e alcuni sindacati gia’ cominciano a sfregarsi le mani…