Concorso straordinario, M5S: con batteria test non si valuterebbero competenze ma capacità mnemoniche

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Comunicato  dei deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura – Con la conversione in legge del decreto Istruzione abbiamo dato il via all’assunzione di 48.000 docenti e ora suona davvero strano sentire che i sindacati ipotizzino una mobilitazione.

Il confronto al tavolo tecnico con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è stato positivo e deve proseguire, tenendo ferma la necessità di garantire una selezione che valuti adeguatamente le competenze e quella di far partire al più presto i bandi per inserire nuovi docenti nella scuola italiana, che aspetta da troppo tempo.
I contenuti e le scelte del decreto Istruzione sono stati ampiamente valutati e condivisi da tutte le forze politiche di maggioranza a valle di un importante lavoro di ascolto e di tutti i punti di vista e delle esigenze in campo.
È molto importante dunque che il concorso straordinario tenga conto dell’esperienza maturata dai docenti e nessuno mette in dubbio questo, ma prevedere che le domande dei test siano estrapolate da un database già noto in precedenza non è un modo per valutare le competenze, bensì soltanto le capacità mnemoniche dei candidati.
Il nostro obiettivo è quello di garantire una didattica di qualità alle nostre studentesse e ai nostri studenti: quindi auspichiamo che il confronto vada avanti ma senza inficiare la qualità delle procedure di selezione e senza allungare i tempi: la scuola non può attendere oltre.
Siamo certi la maggioranza tutta sarà compatta nel garantire, come fatto finora, al tempo stesso capacità di ascolto, qualità del risultato e tempi celeri”. Così i deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

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