Concorso straordinario, i docenti delle scuole paritarie non vengano discriminati. Lettera

Inviato da Ilaria Politi – Apprendo dall’emendamento pd-m5s che di nuovo sono state disattese le speranze di tanti precari della scuola italiana.
Mi riferisco soprattutto alle assunzioni dalla prima fascia gps che vede il requisito di tre ani di servizio presso la scuola statale. In questo modo chi insegna nelle scuole paritarie – giovani e vecchi docenti – viene di fatto discriminato/ a per il proprio orientamento religioso.
Nonostante le scuole paritarie siano riconosciute legalmente e chi vi opera abbia conseguito laurea e abilitazione magari in un Università statale come la sottoscritta, di fatto questi docenti hanno meno diritti di altri docenti della scuola statale.
Mi appello a tutte le forze politiche e al Presidente Draghi che ha studiato presso i Gesuti al fine di riconsiderarare la figura del docente della scuola paritaria perché le scuole paritarie sono per la maggior parte cattoliche e serie.
Sradichiamo il luogo comune che le vede come dei diplomifici perché non è la realtà. I docenti precari sono tutti uguali, con gli stessi diritti e meritano di essere trattati tutti nello stesso modo. Mi stupisce che le forze politiche democratiche che si battono giustamente per i diritti di tutti discriminino il personale docente di orientamento cattolico.
Spero in una pronta risposta da parte di chi crede nell’uguaglianza e nell’inclusione.