Concorso straordinario: docenti delusi e arrabbiati, troppe le bocciature. Noi inetti o prova non adatta per i 150 minuti assegnati?

Concorso straordinario di cui al DD n. 510 del 23 aprile 2020 e DD n. 783 dell’8 luglio 2020: numerose commissioni hanno già valutato la prova, assegnando almeno 56/80 alla prova ritenuta idonea. Il punteggio minimo offre due chance: l’immissione in ruolo se si rientra nel numero dei posti a bando, ma anche la possibilità di poter conseguire l’abilitazione se non si rientra nel numero.
Concorso straordinario: riservato a docenti con servizio
Il concorso straordinario è stato riservato a docenti con esperienza di servizio, maturata esclusivamente in scuole secondarie statali tra l’anno scolastico 2009/09 e il 2019/20. Richiesti almeno tre anni di servizio, di cui uno specifico per la classe di concorso oggetto della procedura.
Quindi docenti che, individuati per scorrimento dalle graduatorie o attraverso la domanda di messa a disposizione per mancanza di insegnanti nelle graduatorie, sono stati ritenuti idonei – sulla base della normativa vigenti – a svolgere lezione in classe, sviluppare il processo di insegnamento – apprendimento, valutare gli alunni, partecipare agli scrutini, firmare i documenti appositi.
Docenti che, seppure con contratti a termine, a volte anche di pochi mesi, hanno fatto parte della scuola italiana.
Salvo poi scoprire, ex post, di non avere le caratteristiche richieste, non tanto per poter diventare docenti a tempo indeterminato, ma neanche per poter conseguire l’abilitazione.
Ecco chi ha superato la prova scritta
Rapporto tra numero dei posti a bando, candidati iscritti al concorso, candidati che hanno superato la prova, vincitori e posti vuoti. TABELLA ANIEF al 10 maggio
Docenti inetti o prove non adatte allo svolgimento in 150 minuti?
Il dubbio è lecito, soprattutto se si leggono le prove, mai pubblicate in maniera ufficiale dal Ministero dal momento che devono ancora essere svolte le suppletive. Riportiamo in calce la prova per la classe di concorso B023 (inviata da uno dei candidati).
Su richiesta di alcuni docenti interessati, la prova è stata modificata con DD n. 783 da domande a risposta chiusa (80 domande in 80 minuti) in maniera più articolata:
per i posti comuni la prova scritta è finalizzata alla valutazione delle conoscenze e delle competenze disciplinari e didattico-metodologiche, nonché della capacità di comprensione del testo in lingua inglese ed è articolata come segue:
1. cinque quesiti a risposta aperta, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento;
2. un quesito, composto da un testo in lingua inglese seguito da cinque domande di comprensione a risposta aperta volte a verificare la capacita’ di comprensione del testo al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
B. per i posti di sostegno, invece, la prova scritta è finalizzata all’accertamento delle metodologie didattiche da applicare alle diverse tipologie di disabilità, nonché finalizzata a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, oltre che la capacità di comprensione del testo in lingua inglese ed e’ articolata come segue:
1. cinque quesiti a risposta aperta, volti all’accertamento delle metodologie didattiche da applicare alle diverse tipologie di disabilità, nonché finalizzata a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;
2. un quesito, composto da un testo in lingua inglese seguito da cinque domande di comprensione a risposta aperta volte a verificare la capacita’ di comprensione del testo al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
Esiste la verità?
Probabilmente no. Ma l’empasse e lo stallo in cui si trova il sistema di reclutamento dei docenti la dice lunga. Due concorsi ordinari, uno per infanzia e primaria l’altro per la secondaria di I e II grado, banditi ad aprile 2020, con più di 400mila domande, sono fermi e non c’è una data di programmazione. Come se non esistessero.
Procedura di abilitazione. Bandita ad aprile 2020, domande presentate entro il 15 giugno 2020, sparita dal radar della programmazione. Come se di docenti in possesso di abilitazione non si sentisse l’esigenza.
Esempio di prova
B023 – LABORATORI PER I SERVIZI SOCIO-SANITARI
Tempo per lo svolgimento della prova 150 minuti.
Quesito 1
Il cooperative learning e la peer education in ambito educativo-didattico-laboratoriale sviluppano e/o potenziano negli studenti il senso di appropriazione del contesto scolastico e del loro personale percorso di crescita culturale e professionale. Come tecniche di intervento partono dal presupposto che, solo stando bene a scuola, è possibile raggiungere un buon livello di empowerment, un tale senso di “appropriazione” da far sentire lo studente protagonista attivo. Il candidato descriva una potenziale applicazione delle tecniche di intervento, indicandone: modalità di realizzazione, tempi, contesto laboratoriale, destinatari e motivazione di base alla scelta.
Quesito 2
Secondo D. Goleman l’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed le altrui emozioni. Strettamente collegato al concetto di intelligenza
emotiva troviamo quello di competenza emotiva intesa come insieme di abilità necessarie per l’autoefficacia dell’individuo all’interno di situazioni sociali che suscitano emozioni. Il candidato, partendo
anche da approfondimenti/indicazioni teorici, descriva le strategie educativo-didattiche attraverso le quali è possibile potenziare le competenze emotive degli studenti, favorendo gli scambi comunicativi costruttivi e potenziando la capacità di problem solving.
Quesito 3
Si può parlare di gruppo quando i suoi componenti si trovano in interazione tra loro dando vita a una struttura sociale e/o ad un’organizzazione. Il candidato partendo da un’analisi dettagliata delle tipologie di gruppo e delle dinamiche relazionali che al suo interno si definiscono, descriva il ruolo cruciale dell’operatore socio-sanitario, quale garante delle condizioni di rispetto tra i componenti, di efficacia e
funzionalità dei ruoli. Descriva, inoltre, le strategie metodologico-laboratoriali con cui intende argomentare tale ruolo cruciale a studenti del triennio professionale.
Quesito 4
Il termine inglese “brainstorming” letteralmente significa “tempesta del cervello” e fa riferimento alle idee che possono sorgere nell’iniziale e assolutamente libero confronto di idee e opinioni, tra tutti i membri del gruppo. La tecnica del brainstorming può portare alla definizione di idee e proposte innovative e originali, generando una maggiore coesione all’interno del gruppo. Il candidato descriva, partendo anche da contributi teorici, le modalità di gestione dei dibattiti all’interno di un gruppo, definendo il proprio ruolo in qualità di docente/osservatore partecipante e l’obiettivo specifico che si intende raggiungere.
Quesito 5
Diversi aspetti biologici e psicologici rendono l’infanzia un’età “unica”, il neonato o il bambino non sono un adulto in miniatura ma un essere umano con peculiarità specifiche in evoluzione. Su di loro il lavoro educativo e, più in generale di cura, assume un ruolo fondamentale. Il candidato descriva una UDA, che veda coinvolta una classe del terzo anno, all’interno della quale si affronti il delicato tema delle vaccinazioni infantili, e del ruolo importante che un operatore dell’ambito socio-sanitario potrebbe svolgere all’interno di strutture pubbliche o private, in quanto mediatore e figura strategica nel percorso comunicativo con l’utente.
Seguono i quesiti di inglese.