Concorso straordinario bis: 50mila le domande attese, 14.000 i posti. Prova “entro” il 15 giugno matematicamente impossibile

Concorso straordinario bis: inizialmente previsto dal Decreto Sostegni bis, con prova da svolgersi entro il 31 dicembre, iter nell’anno scolastico 2021/22 e assunzione a tempo indeterminato dal 1° settembre 2022. Ma le cose non sono andate come dovevano, per cui è intervenuto il Decreto milleproroghe con una nuova tempistica.
La tempistica delineata dalla BOZZA del decreto
- bando
- 30 giorni di tempo per presentare la domanda attraverso la piattaforma del Ministero
- formazione commissioni
- convocazione candidati
- svolgimento prova orale entro il 15 giugno
- incarico a tempo determinato per i vincitori dal 1° settembre 2022
- formazione in collaborazione con le Università (40 ore, 5 CFU) + anno di prova e formazione nell’anno scolastico 2022/23
- assunzione a tempo indeterminato dal 1° settembre 2023
Il bando era inizialmente atteso per metà aprile (vedi risposta del Sottosegretario Sasso durante una interrogazione parlamentare). Siamo agli inizi di maggio e, seppure pronto, il decreto non è stato ancora pubblicato in Gazzetta.
Seguirà il bando, sulla cui bozza si sono confrontati ieri i sindacati.
Prova orale “entro 15 giugno?
Uno dei cardini del concorso dovrebbe essere la prova orale da svolgere entro il 15 giugno.
Tuttavia, se si tarda ancora con la pubblicazione del bando, poi si prevedono 30 giorni di tempo per la presentazione delle domande e la convocazione da parte degli USR dovrà essere recapitata almeno venti giorni prima rispetto alla prova, diventa matematicamente impossibile rispettare il termine.
Va però precisato che il termine del 15 giugno, anche qualora venisse rispettato, non porterebbe vantaggi immediati e concreti.
Quindi uno slittamento non “fa scandalo”: l’importante è che le commissioni abbiano ben presente l’obiettivo e che cerchino di rispettare i tempi generali.
Infatti un punto importante potrebbe essere quello di concludere prima delle procedure di immissioni in ruolo, in modo che i docenti che partecipano a più graduatorie abbiano la possibilità di scegliere con consapevolezza qualora destinatari di più nomine.
E soprattutto che dal 1° settembre i docenti inseriti in graduatoria siano già destinatari di supplenza finalizzata al ruolo.
Dunque, nonostante un ritardo nell’avvio della procedura, ci sono ancora i tempi per far funzionare bene la procedura.
50mila le domande attese
Secondo una stima del Ministero – ce ne parla il sindacato Anief – i docenti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa sarebbero circa 50mila. Non sappiamo con quale distribuzione per classe di concorso/regione.
La bozza del bando prevede un contributo individuale, per la partecipazione alla prova, di 128 euro.
Va precisato che probabilmente non tutti i circa 50mila docenti con i requisiti richiesti presenterà domanda (situazione già accaduta per lo straordinario 2020) perché le classi di concorso non prevedono posti in tutte le regioni e quindi magari qualcuno rinuncerà per non cambiare regione, in vista dei vincoli territoriali che bloccano i docenti.
Alcune classi di concorso non sono previste, per cui dai 50.000 bisognerà decurtare questi docenti. Altri potrebbero rinunciare per l’esiguità dei posti in alcune classi di concorso, altri ancora perchè già orientati ad accettare nomina a tempo indeterminato da altri canali.
Il numero 50mila dunque è ancora suscettibile di variazioni.
I requisiti di accesso al concorso
Possono partecipare i docenti che possano vantare in maniera congiunta entro la data di scadenza per la presentazione della domanda
- a. abilitazione specifica o titolo di accesso alla specifica classe di concorso ovvero analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente
- non aver partecipato alle procedure di cui al comma 4 del medesimo articolo 59 o, pur avendo partecipato, non essere stati individuati quali destinatari di contratto a tempo determinato, finalizzato all’immissione in ruolo, ai sensi del medesimo comma
- c. avere svolto, a decorrere dall’anno scolastico 2017/2018 ed entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione, un servizio nelle istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni anche non consecutivi, valutati ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124.
- una delle annualità nell’arco temporale considerato deve essere specifica, cioè svolta per la classe di concorso per la quale si richiede di partecipare.
Sono ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all’estero i titoli di accesso, abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento ai sensi della normativa vigente entro il termine per la presentazione della domanda al concorso.
Il servizio svolto su posto di sostegno, anche senza titolo di specializzazione è considerato valido ai fini della partecipazione alla procedura straordinaria per la classe di concorso, fermi restando titolo di accesso e anno di servizio specifico.
Serve l’anno di servizio specifico (su posto comune, non su sostegno) per la classe di concorso per cui si partecipa.
Le annualità previste per l’accesso valgono solo se svolte nella scuola statale, anche in gradi di scuola diversa o su posto di sostegno anche senza specializzazione (cioè si possono far valere due anni su sostegno e uno su disciplina, ma non tre su sostegno per abilitarsi nella classe di concorso).
Sarà possibile far valere anno scolastico 2021/22.
Il conteggio delle cinque annualità prevede infatti
- 2017/18
- 2018/19
- 2019/20
- 2020/21
- 2021/22
14.000 posti a disposizione
Sono circa 14.000 i posti a disposizione
La tabella non è stata ancora pubblicata in via definitiva, bisogna attendere il passaggio in Gazzetta ufficiale. Nel frattempo però gli Uffici Scolastici stanno accantonando i posti a livello provinciale.
Si potrà partecipare per una sola classe di concorso in una regione.
I posti a disposizione sono quelli residui dalle immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2021/22 e che non saranno disponibili né per la mobilità dei docenti di ruolo nè per le prossime immissioni in ruolo ordinarie.
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