Concorso straordinario, alcuni vincitori rischiano di vedersi soffiata la sede. Pittoni (Lega): “Difficile risolvere problemi per tutti entro il 31 agosto”

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La questione concorso straordinario non è chiusa per tutti: mancano ancora per alcune classi di concorso in alcune regioni le graduatorie definitive che servirebbero per “pescare” i nuovi assunti da portare in cattedra dal prossimo 1 settembre. Il senatore della Lega, Mario Pittoni, lancia l’allarme riflettendo su come le scelte compiute sul reclutamento abbiano ignorato la situazione reale, a suo modo di vedere. Nei giorni scorsi anche la deputata del Pd Ciampi, aveva posato la stessa attenzione.

Miete vittime il mantra dei concorsi sempre e comunque, imposti ai docenti dall’asse M5s-Pd ignorando l’emergenza sanitaria, con conseguente incrocio di norme che modificano o scavalcano le precedenti, invece di prendere in considerazione meccanismi più agili ed efficaci come quelli presenti nel nostro ddl 1920, con turno di accesso al ruolo prefissato nella fase transitoria e cadenzato negli anni successivi“, afferma il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura al Senato, che spiega infatti come ci siano “vincitori del concorso straordinario 2020 preoccupati perché non vedono ancora pubblicata la propria graduatoria interregionale di merito e quest’anno si vedranno probabilmente soffiare la sede desiderata da chi ha meno diritto. Per certe classi di concorso i sei mesi di durata ordinaria dei lavori delle commissioni non sono infatti completati“.

E ancora: “In alcuni casi le commissioni hanno terminato la correzione degli scritti e svolto la valutazione dei titoli; ma poi l’ufficio deve controllare la valutazione della commissione, chiedere alla stessa di correggere eventuali errori e verificare i requisiti di partecipazione. Tutte attività che richiedono inevitabilmente tempo”.

Ecco perchè, secondo il senatore leghista, “per le classi di concorso le cui commissioni hanno consegnato i lavori a luglio o addirittura ad agosto è oggettivamente difficile – conclude Pittoni – si riesca a completare la graduatoria entro il 31 agosto“.

Nei giorni scorsi era stata la parlamentare del partito democratico Lucia Ciampi a sollevare la questione. La dem, insieme al collega Walter Verini, ha presentato proprio un interrogazione parlamentare: “Il Ministero dell’Istruzione deve prendere provvedimenti urgenti per evitare che, a causa dei ritardi degli uffici regionali, i vincitori del concorso straordinario perdano la cattedra che spetta loro di diritto”, dicono i due parlamentari Pd.

I termini procedurali previsti per l’assegnazione delle cattedre – continuano – stanno per scadere e le inadempienze del Ministero si ripercuoteranno non solo tra gli insegnanti vincitori di concorso ma anche negli studenti che potrebbero non avere docenti stabili necessari per garantire una efficace continuità didattica; già potenzialmente a rischio a causa della pandemia.

Pertanto, secondo Ciampi e Verini, è “necessario un intervento che proroghi, come già previsto per altre tipologie di concorsi, la data pubblicazione delle graduatorie”.

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