Concorso straordinario abilitante 2020, è stato abolito ufficialmente e definitivamente. Non previsto rimborso tassa di 15 euro. Ecco i motivi nella relazione illustrativa [PDF]

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Concorso straordinario ai fini dell’abilitazione: nel 2020, in concomitanza con la pubblicazione dei bandi dei concorsi ordinari per scuola di infanzia/primaria e secondaria era stato pubblicato anche il DD n. 497/2020 che permetteva ai docenti con tre anni di servizio, anche svolti nelle scuole paritarie, di cui uno specifico, di partecipare ad una procedura (selettiva) per il conseguimento dell’abilitazione.

Il concorso straordinario abilitante, previsto dal DL n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019, è stato dunque bandito con DD n. 497/2020 e successivamente integrato con DD n. 748/2020.

Gli aspiranti, in possesso dei previsti requisiti, hanno presentato le relative domande di partecipazione entro il 15 giugno 2020, pagando anche il previsto contributo di segreteria di 15 euro.

Il concorso, tuttavia, non è stato mai avviato. Il decreto n. 73/2021, convertito in legge n. 106/2021, modificando quanto previsto dal DL 126/2019 relativamente concorso straordinario 2020 per il ruolo, è intervenuto anche su quello per l’abilitazione, abrogando (ancor prima di essere in atto) l’emanazione del decreto che doveva stabilire i contenuti della prova orale di abilitazione.

Conseguentemente, il concorso in esame è stato di fatto superato senza essere stato mai avviato e infatti nessun Ministro ne ha mai più parlato.

Durante il Ministero Valditara, la scorsa primavera,  il sottosegretario Frassinetti ha comunicato che l’avvio delle procedure del PNRR

“va rimarcato che, in attuazione di quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa di resilienza, sono state nel frattempo ridefinite, ai sensi del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, le modalità di svolgimento delle procedure concorsuali ordinarie finalizzate alle immissioni in ruolo, da bandire annualmente.

Ne discende che lo svolgimento delle prove relative alla procedura straordinaria in argomento dovrà necessariamente essere armonizzato con l’esigenza di avviare prioritariamente le procedure ordinarie, secondo le modalità e i tempi indicati dal PNRR”.

Pertanto, sì al percorso di reclutamento individuato con DPCM 4 agosto 2023 e via ai concorsi della fase straordinaria PNRR

Il concorso viene ora abrogato ufficialmente

Adesso il Decreto PNRR, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 marzo, afferma

L’articolo 1, comma 7, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, è abrogato.

Si tratta proprio di quel concorso straordinario abilitante tanto atteso, modificato ancor prima di essere avviato, mai inserito nelle programmazioni sui concorsi,  e che adesso ufficialmente e definitivamente non esiste più.

La relazione illustrativa al decreto Pnrr spiega anche le motivazioni:

Al riguardo, giova ricordare che, in attuazione di quanto previsto dal PNRR, è stato ridefinito il sistema di reclutamento del personale docente (missione 4 – componente 1 – riforma 2.1) che ha inciso sia sulle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali (articolo 59 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 ), sia sulla formazione iniziale del medesimo personale mediante l’introduzione dei percorsi universitari e accademici di cui all’articolo 2-bisdel decreto legislativo n. 59 del 2017, finalizzati al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento”.

Ecco il punto importante: “Pertanto, a fronte della revisione sistematica e radicale del meccanismo di abilitazione del personale docente della scuola secondaria così introdotto, viene meno la possibilità di svolgimento della procedura di cui al citato articolo 1, comma 7, del decreto-legge n. 126 del 2019, finalizzata esclusivamente al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, in quanto non più conforme al quadro ordinamentale vigente e all’obiettivo del PNRR di assumere 70.000 insegnanti reclutati secondo il nuovo sistema“.

E ancora: “L’abrogazione espressa del citato comma 7 dell’articolo 1 del decreto-legge n. 126 del 2019, mediante la presente disposizione normativa, si rende altresì necessaria a seguito della sentenza del tribunale amministrativo regionale del Lazio n. 17747 del 2023, con la quale il giudice amministrativo ha accolto il ricorso presentato da 41 aspiranti iscritti alla procedura abilitante straordinaria bandita con decreto dipartimentale n. 497 del 21 aprile 2020, per l’accertamento dell’illegittimità del silenzio serbato dal Ministero resistente in ordine alla richiesta di di svolgimento della procedura“.

Non previsto rimborso tassa

Il pagamento che gli aspiranti effettuano in fase di compilazione della domanda, che in questo caso era di 15 euro, finora non è stato rimborsato né tale misura è prevista dalla BOZZA del Decreto PNRR.

Iter in Parlamento

Il testo del DL PNRR, incardinato alla Camera, dovrà adesso seguire l’iter parlamentare per la conversione in Legge.

In merito è già intervenuto il sindacato Anief che, in una nota, precisa che “da anni chiede al ministero la restituzione della tassa di partecipazione già versata dagli aspiranti “e presenteremo richiesta di modifica al testo in questo senso”.

TESTO DL [PDF]

RELAZIONE ILLUSTRATIVA [PDF]

RELAZIONE TECNICA [PDF]

DOSSIER COMPLETO [PDF]

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