Concorso Stem 2021, dal Piemonte alla Sardegna prove difficili, tanti bocciati. I racconti dei candidati

In mattinata si sono svolte le prove per la classe A026 (Matematica) per quanto riguarda il concorso Stem 2021. Nel pomeriggio, invece, quelle per la classe A041 (Scienze e tecnologie informatiche)
Selezione abbastanza severa per quanto riguarda la classe di matematica. In diverse regioni d’Italia arrivano segnalazioni di difficoltà nel superare la prova: dal Piemonte alla Sardegna passando per le Marche.
Anna: “Stamattina fatto mio marito, 10 su 10 bocciati… Non ho parole”.
Annalisa: “Pochissimo tempo per rispondere a tutti i quesiti e alcuni era difficili… Vergognoso!”
Jessica: “Concorso appena fatto: su 22 neanche un promosso. Persone laureate in matematica e in statistica, dopo più di 30 esami sostenuti in ambito scientifico, tutte bocciate e con risultati ben lontani dal 70. Qui il problema non è la qualità della formazione di chi sostiene la prova, ma della presenza di domande che sarebbero perfette per una ammissione al CERN (tra i dirigenti, ovviamente, per diventare docente universitario alla Normale di Pisa”.
Marco: “Nella mia sezione su 14 persone lo hanno passato in 2. Ma oltre che le domande il problema era anche nel tempo concesso… due minuti a domanda per quesiti in cui c’è da fare alcuni calcoli non si fa in tempo”.
Matteo scrive: “Stamattina ho sostenuto la prova in Veneto, per l’esattezza a Vicenza. 23 iscritti, 3 promossi. Prova tosta rispetto al tempo concessoci. L’Italia si merita di non averci in cattedra se questi sono i parametri su cui si basa il governo per reclutarci”.
Massimiliano scrive: “Ho da qualche ora finito la prova scritta stem di matematica a26… concorso assurdo, nella scuola dove l’ho sostenuto io in Calabria, su una quarantina di candidati, non l’ha superato nessuno. Domande difficili, per non dire difficilissime, rapportate ai 2 minuti di tempo. Sono sicuro che con i tempi giusti avrei dato più risposte corrette. Le ultime 15 domande le ho date senza nemmeno guardare perchè mancavano 3 minuti alla fine; uguale anche per altre sedi, ho sentito amici che hanno svolto il test in altre scuole ed idem, tutti bocciati senza neanche raggiungere la soglia minima. Concorso fatto per scienziati, e sono convinto che appena ci saranno i risultati, mi darete ragione. Con la sola prova scritta non ci saranno nemmeno la metà dei posti disponibili messi a concorso. Perdere va bene, ma così è davvero da scorretti”.
Deborah: “Oggi fatta prova per Concorso Stem in Toscana. Nella mia classe percentuale di promossi 0%. Eravamo in 10. Il voto massimo è stato 66. Nella classe parallela un solo promosso. Tempo insufficiente. Mi ero esercitata su uno dei simulatori disponibili ma il livello di difficoltà del simulatore era nettamente inferiore. Occorrerebbe avere simulatori adeguati per potersi esercitare, in quanto gli esercizi in sé sarebbero stati anche fattibili se gestiti con maggiore tempo”.
Pierpaolo: “Stamattina ho fatto la prova. Su 10 candidati nella mia batteria è passato a malapena…solamente un collega. Troppo poco tempo per rispondere a quesiti che umiliano la preparazione di candidati che possono dimostrare un curriculum lavorativo che farebbe impallidire tutti i ministri dell’Istruzione che la nostra povera Italia ha avuto negli ultimi 10 anni e forse anche più. Mi piacerebbe sapere come se la sarebbe cavata un qualunque e attuale politico ” a caso” se sottoposto ad una selezione simile. Purtroppo questi sono criteri di selezione che garantiscono solamente l’esclusione di docenti la cui preparazione va ben oltre la risposta chiusa a domande che meriterebbero molto più di due minuti di tempo per essere svolte. Così al Ministero potranno dire: Noi il concorso lo abbiamo fatto…sono gli insegnanti che non si sono preparati, o che non sono all’altezza della preparazione necessaria per un tale concorso…”
Andrea: “Eravamo una quarantina oggi a Martina Franca. 1 solo promosso. Quiz davvero non conformi a quello che è il nostro lavoro. Successioni, limiti di successioni, formule di ricorrenza, equazioni differenziali non immediate, geometria nello spazio. Riconoscimento delle quadriche, trasformazioni affini composte. Aritmetica modulare. 2 minuti a domanda. Ma per chi ci avete preso? Per scienziati provetti? Certo quiz non potevano essere risolti in 2 minuti. Quasi mi commuovo per il punteggio conseguito (62). Ritenuto non idoneo. Ma poi perché questo limite così elevato per superare questo test?”
Jessica: “stamattina ho partecipato al concorso per la classe A026. Non l’ho superato raggiungendo un punteggio di 52. Confrontandomi con altri colleghi scopro che in alcune commissioni, ai candidati è stato fornito il materiale con cui scrive, ovvero carta e penna. Nonostante le richieste alla commissione presente, nel mio caso ci è stata negata la possibilità di avere questo supporto. Probabilmente non l’avrei passato in ogni caso ma trovo VERGOGNOSO che non ci siano state delle direttive ben precise e soprattutto avrei voluto essere messa nella stessa condizioni degli altri miei colleghi“.
Massimo: “Certo, se avessi saputo a memoria perfettamente tutte le regole e regolette della matematica, forse sarei riuscito a prendere più del misero 62/100 di stamattina. O forse se mi fossi esercitato di più, perché sarei senz’altro stato più veloce! Ma è così che dev’essere un docente di matematica? Uno che sa tutto a memoria ed è rapido a far di conto? Beh, allora c’è qualcosa che non quadra e noi resteremo sempre un paese dove i risultati nella matematica sono scarsi!“.
Luigi: “Ho fatto la prova stamattina e non l’ho superata come tutti gli altri della mia sessione. Al di fuori di ogni polemica e guardando la prova in maniera obiettiva, escludendo due o tre risposte quasi immediate, il tempo medio di comprensione del testo e di risoluzione con calcoli e considerazioni logiche superava ampiamente i 5 minuti a domanda anche avendo una padronanza assoluta dell’argomento in esame. La cosa che più infastidisce è che chi ha preparato le domande sa benissimo il tempo che occorre per dare la soluzione. Il candidato preparato su tutti gli argomenti deve essere in grado di dare tutte le risposte giuste nel tempo massimo stabilito altrimenti il concorso non sarebbe regolare. Ma allora : perché ci hanno fatto fare questa prova?”
Roberta: “Nella mia sede solo 1 passato eravamo una ventina. Quesiti fattibili ma non nel tempo richiesto. Solo il testo di inglese da comprendere era di 6 righe. Tra l’altro una delle partecipanti ammessa senza tampone. Mah…”
Jessica: “Concorso Stem stamattina A26 impossibile. Biella quasi tutti bocciati. Ci vuole un ricorso! Vergognoso, mancava il tempo e le prove impossibili!”.
Verdiana: “Sono di Padova e ho sostenuto l’esame a Belluno (non commento!). L’esame è stato passato da solo due persone(su 17) e io non sono tra queste, purtroppo. Gli esercizi erano difficili, per il grado che serve nell’insegnamento. Non erano impossibili, bisognerebbe aver avuto un po’ di tempo in più per lo svolgimento del concorso. Due minuti a quesito non è molto, soprattutto per i più difficili. Chi è passato era giovane, fresco di studi. Sono stati sicuramente avvantaggiati loro in questo concorso”.
Martina: “Sono una laureata in matematica e oggi ho partecipato al concorso STEM per la classe A026 in Lombardia. Ho letto le testimonianze sul vostro sito e vorrei esprimere il mio parere, forse un po’ “controcorrente” visto che sono riuscita a passare il concorso. Sono abbastanza d’accordo con chi si lamenta sulle tempistiche: 100 minuti sono stati pochi, ma secondo me bisognava usare strategia. Alcuni quesiti erano fattibili in meno di un minuto, ad esempio le domande di inglese, mentre per altri era necessario più tempo. In 100 minuti non ho staccato la penna dal foglio, però sono riuscita a concludere l’esame…Poi io mi sono laureata da un anno, per cui sono ancora “fresca” di studi e forse è anche per questo che sono riuscita a fare i calcoli abbastanza velocemente. Però sono un po’ meno d’accordo con chi si lamenta sulla difficoltà degli esercizi: per testare le competenze dei docenti bisogna spaziare tra tutti gli argomenti, e le domande del concorso erano adeguate a questo scopo. Alcuni esercizi erano da liceo scientifico, mentre altri non rientravano nel programma delle superiori (ad esempio il calcolo del determinante di una matrice) però erano pochi e comunque fattibili. Comunque mi ha stupito l’esito complessivo: nel mio caso siamo passati in 3 su circa 20 candidati, e leggendo le altre testimonianze non mi aspettavo un esito del genere”.
Roberto: “Noi concorrenti per la classe A26 (matematica), in un certo senso, abbiamo fatto da battistrada, quindi spero che queste informazioni possano risultare utili a chi dovrà affrontare prove analoghe nei prossimi giorni. I quesiti a risposta multipla sono risultati troppo difficili per il tempo messo a disposizione. Oltre al fatto che le domande spaziavano praticamente su tutto lo scibile matematico, in molti casi si è trattato di veri e propri problemi con una certa difficoltà, sia di ragionamento sia di calcolo, che avrebbero richiesto ben più dei due minuti previsti per dare la risposta. Specialmente nella fase di riepilogo allo scadere del tempo, la piattaforma che ha gestito la prova non è risultata molto chiara né di facile lettura. È mancata la possibilità di prepararsi ai quiz con adeguati simulatori oppure (come avviene spesso nei concorsi pubblici che prevedono test) di conoscere in anticipo la batteria delle domande. Inoltre, a livello ministeriale c’è stata anche poca chiarezza sull’uso della calcolatrice: dalle testuali disposizioni, pare che non fosse consentito l’uso di quella scientifica, così il presidente della commissione ha permesso l’uso di quelle “non scientifiche”. Qualche perplessità anche sul rispetto delle norme igieniche e del distanziamento sociale, specie nella fase di uscita dall’aula. Se l’obiettivo del MIUR era quello di sfoltire la lista dei candidati, allora l’intento è perfettamente riuscito: nella mia sezione di questa mattina hanno superato la prova solo 5 persone su 20 circa. Ed è stato un successo rispetto a quanto accaduto da altre parti. Se l’obiettivo era quello di coprire rapidamente i numerosi posti vacanti, magari dopo aver accertato l’effettiva preparazione dei candidati, allora è stato un fallimento completo”.
Fabio: “Nella mia sessione di concorso solo 1 promosso. Domande assolutamente incoerenti con i programmi scolastici. Sarebbe interessante che il Ministero valutasse gli argomenti proposti! Ben 3 domande sul linguaggio “L”. Ma!!! Siamo sicuri che selezionano docenti di informatica?”
Docente precaria: “Sono una docente precaria che stamane ha svolto la prova scritta del concorso ottenendo 66 punti totali (per 2 risposte errate non ho superato la prova) Ho cominciato a studiare 15 giorni fa, essendo precedentemente impegnata nella scuola dove ho svolto la supplenza quest’anno. I quiz erano difficili, poco tempo a disposizione sia per la preparazione sia per lo svolgimento della prova (2 minuti a domanda, con domande che solo per essere comprese occorrevano 3/4 minuti). Nella scuola dove ho effettuato il concorso (torre del greco, provincia di napoli) eravamo in 11 (9 aspiranti non si sono presentati) e su 11 nessuno ha superato lo scritto.
Innanzitutto credo che per superare una qualsiasi prova basterebbe la sufficienza (sia a scuola che all università) qui invece bisognava raggiungere un voto uguale o superiore al 7. Inoltre le domande erano abbastanza complicate, basate su contenuti/casi particolari specifici. Inoltre non era consentito l uso della calcolatrice ( cosa assurda). Mi auguro che si possa abbassare il livello dello scritto (magari considerare anche chi ha raggiunto un punteggio tra 6 e 7 ) tenendo conto della difficoltà spropositata. Siamo docenti che ogni anno scendono in campo mettendoci il cuore, le nostre conoscenze le abbiamo ampiamente dimostrate all università. La disparità con il precedente concorso straordinario emerge chiaramente. Ho visto colleghi (che avevano 3 anni svolti alla statale, io invece 2 nel paritario e 2 nella statale) superare lo scritto facilmente. Non ci è stata data la stessa possibilità. Perdonate lo sfogo ma è stata una situazione avvilente”.
A.V.: “Ho sostenuto la prova a Legnago in provincia di Verona. Eravamo in 17, 5 sono passati: meno di un terzo. Una sconfitta per chi ha progettato la prova d’esame. Nella mia scuola è successo che alcuni docenti siano arrivati agli scrutini con percentuali di alunni insufficienti simili a questa. Il Dirigente scolastico non ha esitato a riprenderli, pregandoli di curare l’aspetto docimologico e rivedere i criteri di valutazione. I quesiti erano complessi ma non difficili. Sono risultati letali per la maggior parte dei candidati a causa dei tempi ristretti. Non è pensabile di poter risolvere 40 quesiti sull’intero programma ministeriale, dedicando solo due minuti a ciascun quesito, a meno di non avere una conoscenza approfondita e fresca di tutti gli argomenti. Questa impostazione facilita sicuramente i neo laureati che si approcciano alla professione mentre penalizza i docenti che da anni sono costretti a rivedere al ribasso lo sviluppo delle loro programmazioni. Non si è tenuto conto che negli ultimi due anni, a causa della pandemia covid, della DAD e della DDI si è dovuto ulteriormente sforbiciare attentamente gli argomenti proposti in Classe, per evitare una carneficina a fine anno. Ma questo è il tipico doppiopesismo all’italiana, ciò che vale per gli studenti non vale per i docenti. Siamo invitati a sviluppare le competenze dei nostri alunni, in modo trasversale. Numerosi corsi di formazione puntano alla didattica per competenze. E come si imposta il concorso straordinario per i docenti, con l’obiettivo di avere in classe già settembre un corpo insegnante pronto ad accrescere le competenze degli studenti attraverso nuove metodologie di apprendimento, dall’e-learnig al team work, attraverso esperienze di confronto e condivisione che accrescono la partecipazione dello studente, e portano la classe a un livello comunicativo molto più elevato??? Con un bel test nozionistico….Ci sarebbe da ridere se non fosse tragico per migliaia di docenti che ancora una volta vedono sfumare il loro sogno di entrare finalmente e stabilmente in ruolo”.
Mario: “Quello che nessuno dice, o non ha il coraggio per farlo, è che alla scuola servono i precari e non insegnanti di ruolo. Il precario costa meno, fa da tappabuchi, non ha scatti di anzianità, ecc. Quindi non ci meravigliamo se i concorsi sono fatti per bocciare tutti (nella mia sessione di esame, a Vicenza, nessun promosso su 12 candidati)”.
Pasquale: “Oggi ho sostenuto a Cagliari la prova di matematica, che su 50 presenti solo in 4 hanno superato. Vorrei sottolineare la grande difficoltà che ho avuto nel leggere i quiz. Monitor da 14 pollici con una dimensione del testo tale da non riuscire a distinguere il + dal x. A dire il vero a metà concorso mi hanno dato un monitor adeguato, solo a quel punto mi sono reso conto della difficoltà avuta fino a quel momento. Spero che i prossimi concorsi risolvano il problema, intanto mi metterò alla ricerca di una buona lente d’ingrandimento…”
Francesco: “Ho sostenuto la prova STEM di 041 Informatica in Sicilia. Premetto che insegno oramai da solo 10 anni…..e lo stato mi ha sfruttato in tutti i ruoli….da Tecnico di Laboratorio a a Commissario Esterno per gli esami di stato. I quesiti proposti ad ogni modo idonei per un concorso per docenza all’Università….non so se avete presente quelli dove poi scoppiano gli scandali? Testi lunghissimi che solo per leggerli ci volevano 2 minuti, esercizi da fare solo con carta e penna. Nessuna domanda su Hardware e Software oppure sui Sistemi Operativi. Conversioni di base Predicati, Tautologie, Reti. Niente sui pacchetti applicativi tipo OFFICE e/o OPEN OFFICE ecc. Niente su Internet e le sue potensialità, Una sola domanda sul sul modello OSI o TCP Un paio di domande sulla programmazione. Brani di inglese da 5/6 righe prese tutte o quasi dai report aziendali di Huawei. Ora mi chiedo…..a parte la difficoltà dei quesiti, ma per insegnare informatica alle scuole secondarie di secondo grado, ad esempio Professionali, Tecnici (Industriale escluso), Licei( tranne Sc. Applicate), ecc….ma quando mai farai studiare la complessità degli algoritmi o gli automi a stati finiti? Nun una domanda su C, C++, Java……. Ma che “cavolo” di prova mi hanno fatto sostenere? Non una batteria ufficiale solo tracce su un programma vastissimo. In più tutti i simulatori usati, che sono quelli consigliati da tutti (non facciamo nomi….ED*, CONC*, MAGG*, ecc. non sono serviti a nulla, in quanto le domande a questo punto erano facilissime….È vero ci meritiamo quello che abbiamo…..vorrei vedere quanti dei docenti di ruolo che insegnano Informatica avrebbero mai potuto rispondere in 2 minuti….a domande assurde per poi insegnare WORD o POWER POINT. Per non parlare del precariato storico…….Oramai dico a mia figlia che quando fa 18 anni fa richiesta del REDDITO di Cittadinanza……tanto a che serve studiare…..meglio meno umiliazioni e stress”.
Annalisa: “Stamattina ho svolto la prova di matematica del concorso Stem. Sono un’insegnante precaria da quasi 10 anni, trovo inopportuno i commenti di alcuni neolaureati (che hanno la mente “fresca”) che sostengono che la prova era semplice, ma hanno messo mai piedi in una classe? Sanno cosa significa insegnare? Non per fare polemica ma trovo ingiusto aver fatto partecipare persone appena laureate insieme a noi che siamo precari da tempo…i quesiti avevano bisogno in alcuni casi più di 2 minuti per essere risolti…”
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