Concorso secondaria sostegno, errore nei quesiti sull’articolo 34 della Costituzione. Segnalazioni

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Giungono in redazione segnalazioni su un presunto errore nei quiz per la selezione dei docenti di sostegno. L’errore riguarderebbe un quesito sulla costituzione Italiana.

Infatti, la domanda 13 chiede ai candidati cosa riconosce l’articolo 34 della costituzione italiana. Le risposte possibili elencate nel quesito riguardano il ruolo degli istituti comprensivi, le modalità di organizzazione delle paritarie, l’autonomia scolastica e la libertà di insegnamento.

Secondo il Ministero la risposta corretta sarebbe “la libertà di insegnamento”, risposta che ha suscitato pesanti polemiche sulla sua correttezza.

Infatti, come ci segnalano i candidati, l’articolo 34 riguarda l’obbligatorietà della scuola e la sua gratuità, nonché la valorizzazione dei capaci e meritevoli.

L’articolo 33, invece, riguarda la libertà dell’insegnamento, sulle norme delle scuole statali e sul diritto dei pri9vati di istituire scuole.

Secondo il ragionamento dei candidati nelle opzioni di risposta non esisterebbe una risposta corretta. La domanda quindi dovrebbe essere considerata nulla.

Art. 33.
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Art. 34.
La scuola è aperta a tutti.

L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

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