Concorso scuola. Rilievi griglia di valutazione classe di concorso A046-scienze giuridico-economiche. Lettera

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Gentile Redazione, credo di poter dare un contributo alla ricerca delle cause che hanno determinato un così elevato numero di bocciature e, soprattutto, disparità nella percentuale di ammessi nelle diverse regioni.

Gentile Redazione, credo di poter dare un contributo alla ricerca delle cause che hanno determinato un così elevato numero di bocciature e, soprattutto, disparità nella percentuale di ammessi nelle diverse regioni.

La commissione della Lombardia, per la classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche –, ha adottato una griglia di valutazione sostanzialmente diversa da quelle adottate in tutte le altre regioni d’Italia, accorpando i due parametri “pertinenza” e  “completezza” che non dovevano essere accorpati, in quanto, declinano due caratteristiche autonome e che, quindi, richiedono una valutazione indipendente.

Un elaborato può presentare, infatti, una congruenza e coerenza logica ottima, declinata con chiarezza espositiva e, dunque, meritare per questo descrittore una valutazione elevata, ma, nel contempo, non esibire una completezza delle informazioni che, d’altra parte, il tempo risicato per l’esecuzione della prova concorsuale, poteva essere fallace, imperfetta o lacunosa.

 

La griglia proposta dal MIUR declina i criteri definiti a livello nazionale (pertinenza, correttezza linguistica, completezza, originalità) in descrittori.

La commissione della Lombardia, scegliendo un unico descrittore, ha penalizzato fortemente i candidati aggregando valutazioni che, se scisse, potevano, senza dubbio, dare risultanze valutative diverse.

In Lombardia, i descrittori cono stati sinteticamente declinati nel seguente modo:

Pieno –  Sostanziale –  scarso –  assente.

Di seguito, ad esempio, il confronto tra le 2 griglie di valutazione adottate dalle diverse Commissioni di valutazione (Lombardia e Lazio) per la medesima classe di concorso (A046).

Mentre quella del Lazio rispetta le indicazioni nazionali riportando 4 criteri:

1 pertinenza – 2 completezza –  3 correttezza linguistica –  4 originalità

 quella Lombarda accorpa due dei 4 criteri riducendoli a tre:

1 pertinenza e completezza   –  2 correttezza linguistica –  3 originalità

 

 L'accorpamento non è ininfluente.

Anzitutto vi è stato un abbassamento del peso complessivo dei 2 criteri.

 Nel caso di confronto (Lazio) la somma del punteggio massimo conseguibile sui due criteri risulta essere di 3,5, mentre, in Lombardia, il criterio risultante dall'accorpamento dei due risulta pesare al massimo per 2,5.

Inoltre, è importante notare che, accorpando i due criteri, la commissione Lombarda ha, nei fatti, ridotto il numero dei descrittori che vi sarebbero stati mantenendo separati i criteri.

Nel Lazio ritroviamo complessivamente 7 descrittori (4 per pertinenza e 3 per completezza) con la seguente scala di punteggi possibili: 3.5- 3 -2.5 – 2 – 1.5 – 1.

Lo zero è quindi da ritenersi attribuibile solo in caso di quesito senza risposta.

In Lombardia, invece, i descrittori della categoria composita completezza e pertinenza sono solo 4.

La mancanza di ben tre descrittori risulta in una discontinuità nella scala dei giudizi.

I 4 descrittori danno luogo ai seguenti relativi punteggi dal massimo al minimo: 2.5 -2 – 1 e 0.

Risultano, pertanto, mancanti le valutazioni intermedie 1.5 e 0.5.

Inoltre, in Lombardia, è previsto il punteggio “0” anche in caso di prova svolta.

Appare evidente, quindi, che, per il giudizio al criterio 2, la commissione della Lombardia abbia sottostimato le valutazioni per tutti i punteggi: gli 1 della Lombardia divento 1.5 nel Lazio, gli 0 della Lombardia diventano addirittura 1 nel Lazio (minimo possibile per la somma delle valutazioni per i due criteri), i 3.5 ed i 3 nel Lazio diventano 2.5 in Lombardia.

In Lombardia, un compito interamente svolto, con presenti 6 voti 0 per il parametro aggregato (completezza + pertinenza) è sottovalutato di ben 6 punti rispetto ad una prova in Lazio con 6 risposte nelle quali i due criteri, correttezza e pertinenza, siano stati valutati al minimo.

Parimenti, un candidato Lombardo che avesse ottenuto il massimo dei voti per il parametro cumulativo (pertinenza + completezza) avrebbe perso (3.5-2.5) x 6 = 6 punti complessivi rispetto alla valutazione che avrebbe ottenuto nel Lazio.

I candidati vicini all'ottimo avrebbero perso tra i 3 ed i 5 punti.

Si stima, quindi, che l'accorpamento dei due criteri avvenuto in Regione Lombardia sia costato ai candidati un punteggio che varia dai 3 ai 6 punti.

Cordialmente

Francesca Carrino

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