Concorso scuola PNRR 1 da rifare in cinque regioni per la classe B022, è scontro politico. L’opposizione all’attacco: “Doverosi chiarimenti da parte di Valditara”

Il Tar delle Marche, con una sentenza depositata lo scorso 14 febbraio, ha annullato le prove del concorso ordinario Pnrr per la classe di concorso B022, “Laboratori di tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali” per le regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Umbria.
La sentenza accoglie il ricorso di un gruppo di candidati, evidenziando la violazione del principio di anonimato durante la prova pratica. I partecipanti, infatti, avrebbero apposto il proprio nome direttamente sugli elaborati, rendendo possibile l’identificazione in fase di valutazione.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in una nota, pur minimizzando l’impatto della sentenza (174 candidati interessati su un totale di 60 posti disponibili), ha confermato la necessità di ripetere la prova pratica e quella orale per i candidati coinvolti. L’errore, commesso dall’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche, non dovrebbe avere ripercussioni sulle 50 assunzioni già effettuate per l’anno scolastico 2024/2025.
Polemiche politiche e richieste di chiarimenti
La decisione del Tar delle Marche ha scatenato immediate reazioni politiche. Il Movimento 5 Stelle, in una nota, ha chiesto l’intervento del Ministro per chiarire le responsabilità e garantire soluzioni rapide, al fine di evitare disagi per il prossimo anno scolastico. Giuseppe Buondonno, responsabile Scuola di Alleanza Verdi Sinistra, ha definito l’accaduto “un concorso per docenti nella tempesta”, sottolineando la gravità dell’errore e il danno arrecato al sistema scolastico. Anche Irene Manzi, responsabile Scuola del Partito Democratico, ha criticato la gestione del concorso da parte del Ministero, chiedendo chiarimenti su come si intenda evitare ripercussioni sul regolare avvio del prossimo anno scolastico.