Concorso scuola: non sarà un test a crocette a fermarmi, sono un Prof. Lettera

inviata da Prof Pasquale Garasto – Ci risiamo. Torniamo. Ancora una volta si viene giudicati con un sistema totalmente fuorviante E senza alcun senso.
Io nelle aule vivo ogni sensazione , ogni momento , ogni fragilità e invece Lo Stato , il Ministero mi mette davanti ad un pc a scegliere la soluzione migliore di domande fuori ogni ragione scolastica.
E dove è finita l’inclusione ?
Il cefr è importantissimo, ma non include tutte e tutti perché nella scuola abbiamo anche gli obiettivi minimi e abbiamo anche persone fragili e abbiamo anche persone umane.
Oggi spiegando alle mie alunne e ai miei alunni quanto accaduto hanno risposto solo dicendo: MA PROF, come? E mi soffermerei sulla parola PROF, perché questo siamo in fondo e lo Stato continua a rallentare la nostra passione e il nostro amore verso la scuola.
Dopo il concorso sono andato a scuola perché è lì la vera anima e dove svolgo il mio lavoro con passione e dedizione e non sarà di certo un TEST A CROCETTE a fermarmi.
Bisogna mettere la mano sulla coscienza e capire che siamo UMANI e non COMPUTER che memorizza informazioni . La scuola non è NOZIONISMO, la scuola non è SAPERE LA CITAZIONE DI UN LIBRO: la scuola è socialità, amicizia, INCLUSIONE, intercultura, multiculturalismo.