Concorso scuola, da Serianni a Cacciari tutti contro Bianchi: “Procedure piene di errori e offensive del merito”
Contro il concorso scuola e i quesiti errati scendono in campo gli intellettuali italiani. Decine di studiosi e accademici, da Luciano Canfora a Luca Serianni passando da Massimo Cacciari a Moni Ovadia, chiedono al Ministero dell’Istruzione di intervenire.
Promotore dell’appello è Massimo Arcangeli, professore di Linguistica italiana all’università di Cagliari, che ha creato anche un dossier con tutti gli errori.
“Il Ministro dell’Istruzione, anzi il Governo nel suo complesso, avrebbe però dovuto almeno sentire il dovere di dare un’immediata risposta, che non c’è stata (se non limitatamente ai pochi quesiti di cui si è ammessa l’erroneità), alle migliaia di partecipanti, e potenziali ricorrenti, beffati dalla selezione perfida e iniqua, oltreché intollerabilmente ipernozionistica, consumata ai loro danni” si legge nell’appello.
“Migliaia di partecipanti al concorso sono vittime di batterie di test a scelta multipla che, per la pessima qualità dei quiz proposti, sono un’offesa all’oggettività e al merito, oltreché alle vere competenze (e conoscenze) da accertare in una pubblica selezione per l’accesso ai ruoli della scuola”, si legge ancora nell’appello sottoscritto da intellettuali e accademici.
Infine si legge: “Il Ministero dell’Istruzione deve riconoscere gli errori commessi nella formulazione di decine e decine di quesiti inaffidabili e provvedere a ridefinire i punteggi dei candidati interessati. Migliaia di partecipanti al concorso sono vittime di batterie di test a scelta multipla che, per la pessima qualità dei quiz proposti, sono un’offesa all’oggettività e al merito, oltreché alle vere competenze (e conoscenze) da accertare in una pubblica selezione per l’accesso ai ruoli della scuola”.