Concorso scuola. Consiglio di Stato ammette alle prove scritte anche ITP non abilitati. Anief: domani udienza TAR
Alla vigilia dell'udienza del TAR il Consiglio di Stato ammette alle prove scritte anche i docenti ITP non in possesso di abilitazione.
Alla vigilia dell'udienza del TAR il Consiglio di Stato ammette alle prove scritte anche i docenti ITP non in possesso di abilitazione.
Attraverso la sentenza n. 1836/2016, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso patrocinato dallo studio legale dell’Anief, composto dagli avvocati Ganci, Miceli, Zampieri, Galleano e De Michele: i giudici hanno appurato che “la normativa primaria di riferimento del tutto legittimamente richieda (oltre al titolo di studio previsto per ciascuna classe di concorso) il possesso dell’abilitazione all’insegnamento quale ulteriore requisito necessario per essere ammessi ai concorsi” e, pertanto, “appare illegittima la clausola del bando (e il conforme provvedimento applicativo di essa) che, limitatamente al caso da ultimo esposto, non consenta la partecipazione al concorso anche a prescindere dall’abilitazione”.
Ne consegue, ha concluso il Consiglio di Stato, che “va accolta l’istanza cautelare, con conseguente ordine di ammissione della parte ricorrente al concorso di cui trattasi, con riserva dell’esito del giudizio di merito”. I quali, a questo punto, possono puntare dritto allo svolgimento delle prove scritte e tecnico pratiche, che il Ministero dell’Istruzione dovrà organizzare in via aggiuntiva a quelle già programmate sino al prossimo 31 maggio.
“A dispetto di chi diceva che non c’era alcun motivo per ricorrere contro le esclusioni illegittime dal concorso per docenti – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal –, è un dato di fatto inconfutabile che il nostro sindacato vinca ancora in tribunale. Perché, a seguito degli appelli accolti sui ricorsi presentati dal nostro sindacato, continuano a giungere nuovi accoglimenti delle tesi da noi sostenute. Ora aspettiamo le decisioni sulle richieste di prove suppletive, dopo l'ammissione dei candidati ricorrenti sui primi ricorsi pilota su laureati, diplomati magistrali ad indirizzo linguistico e docenti di ruolo”.
Sempre ai fini dello svolgimento delle verifiche scritte, domani sarà la volta del parere della Camera di Consiglio del Tar del Lazio: sapremo, dunque, se una parte dei 25mila laureati ricorrenti potranno partecipare alla nuova procedura per l’eventuale calendarizzazione delle prove suppletive dopo le pronunce di accoglimento dei ricorsi da parte del Consiglio di Stato e gli appelli del Miur respinti sui nuovi ricorsi presentati dai legali dell’Anief. Altri ricorsi, ricordiamo comunque, potranno essere esaminati anche nei prossimi giorni.