Concorso scuola 2024, una docente incinta di 8 mesi: “Resto precaria. La sede delle prove è troppo lontana per me e l’USR non ha mai risposto per venirmi incontro”

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Dal 13 al 19 marzo partono le prove scritte del concorso docenti 2024. Una docente napoletana scrive a Fanpage.it in merito alla sua situazione, comunicando la sua decisione di rinunciare al concorso in quanto la donna è incinta di 8 mesi e la prova dovrebbe sostenerla nel salernitano, troppo distante da raggiungere nelle sue condizioni.

Sono iscritta alle prove e sono stata convocata il 14 marzo alle 8.00 a Montecorvino Rovella (Sa) – spiega l’insegnante – . Se non fosse che sono incinta di otto mesi e sono residente a Napoli. Ho mandato già tre pec (28 febbraio, 1 marzo e 4 marzo) all’ufficio scolastico regionale allegando il certificato medico e non ho ottenuto alcuna risposta. Inutile dire che a telefono non rispondono”.

In diversi casi, subito dopo aver inoltrato la domanda di partecipazione, i candidati con situazioni difficili come quella della docente in questione potevano contattare l’USR di riferimento e ricevere indicazioni per risolvere la situazione: “La convocazione in Campania invece – spiega l’insegnante – non contiene alcun riferimento”.

Chissà quante donne in gravidanza saranno costrette a fare viaggi pericolosi o inutilmente lunghi solo perché l’USR Campania non risponde alle loro mail. Nel mio caso ho deciso di non andare: non mi sento serena a trascorrere così tante ore in macchina alla fine della gravidanza, sottoponendo me e il nascituro ad uno stress ingiustificato”, commenta delusa l’insegnante.

E ancora: “Mi sembra una discriminazione bella e buona nei confronti delle donne incinte in un momento storico in cui ci urlano dappertutto di fare figli, senza offrirci alcun sostegno nel momento del bisogno“.

I miei figli continueranno ad avere una madre precaria perché lo Stato non mi tutela nemmeno nell’andare a svolgere un concorso“, conclude.

I bandi affermano che Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 11, comma 6, la mancata presentazione nel giorno, ora e sede stabiliti, ancorché dovuta a caso fortuito o a causa di forza maggiore, comporta l’esclusione dalla procedura concorsuale.

Nei bandi, come abbiamo riportato, le candidate in gravidanza sono citate a proposito della partecipazione

Art. 11 comma 6

“Ai sensi dell’articolo 7, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, alle candidate che risultino impossibilitate al rispetto del calendario previsto a causa dello stato di gravidanza o allattamento è comunque assicurata la partecipazione alla procedura concorsuale. A tal fine, le candidate interessate ne danno comunicazione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata all’USR competente, oppure a mezzo posta elettronica certificata (PEC), almeno dieci giorni prima dell’inizio della prova, unitamente alla documentazione attestante la data presunta del parto o la data di nascita del bambino/a. Il mancato inoltro della richiesta e della documentazione nei tempi previsti non consentirà all’Amministrazione di predisporre una tempestiva organizzazione e di assicurare la partecipazione alla procedura concorsuale.”

Si presuppone quindi che ci siano candidate che non possano rispettare le date inserite nel calendario nazionale (11 – 19 marzo) e abbiano necessità di una ricalendarizzazione.

Dall’USR Puglia è arrivata una indicazione:

A fronte delle numerose istanze pervenute a questo Ufficio avente ad oggetto richieste di differimento della data di svolgimento della prova scritta, in ragione dell’impossibilità, derivante dallo stato di gravidanza o dell’allattamento, del rispetto del calendario all’uopo predisposto dall’Amministrazione, questo Ufficio ribadisce recisamente che non si potrà dar luogo ad alcun differimento di svolgimento della prova all’interno del medesimo calendario, stante la predisposizione dello stesso da parte dell’Amministrazione centrale mediante pubblicazione sul Portale Unico del reclutamento e sul sito istituzionale del Ministero, nonché finanche in ragione delle motivazioni riscontrate a supporto delle succitate richieste che, in quanto generiche sull’indicazione delle date del differimento, non hanno consentito l’individuazione di una data certa per lo svolgimento delle prove scritte da parte di questo Ufficio.
Si precisa che, ai sensi dell’art. 11 co.6 del d.d 2575 del 6.12.2023, in combinato disposto con l’art. 7, co.7 del DPR n. 487del 1994, sarà comunque assicurata in data da definirsi la partecipazione alla procedura concorsuale, senza pregiudizio alcuno, attraverso lo svolgimento di prove asincrone che saranno predisposte e pubblicate successivamente da parte dell’Amministrazione centrale.

 

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