Concorso scuola 2024, in Sicilia rinunciano oltre 1000 candidati: per molti le sedi delle prove sono troppo distanti da raggiungere

Al via il concorso docenti 2024 con le prove scritte per la scuola dell’infanzia e primaria. In Sicilia, tuttavia, in base a quanto si apprende, ci sarebbero state moltissime rinunce a causa delle sedi spesso troppo difficili da raggiungere per i candidati.
Circa 40mila candidati per mille posti e aspiranti insegnanti dirottati da un angolo all’altro della Sicilia, riporta Rainews. Tanto che molti insegnanti ragusani dovevano recarsi a Palermo e trapanesi a Siracusa.
La prova per la scuola dell’infanzia e primaria, ha visto una pioggia di rinunce: oltre mille su 3.800 candidati.
Chi si è invece presentato, arrivando ad esempio da Vittoria, ha protestato. Oppure c’è anche chi arriva da Catania e si presenta col trolley.
Polemiche che non toccando il direttore dell’ufficio scolastico regionale Giuseppe Pierro: “Questa polemica lascia il tempo che trova. In nessuna regione d’Italia – dice – si potrebbero fare gli esami sotto casa“.
Il numero uno dell’USR Sicilia ha ricordato che per donne incinte, in allattamento e candidati che assistono un disabile con la legge 104 la sede è stata modificata.
“In Sicilia ci sono pochi posti, circa 1.000, e tanti candidati, circa 40.000, per un concorso che non risolve nessun problema del precariato e del fabbisogno di docenti in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Nel resto del Paese i posti messi a bando sono 40.000”.
Lo dice Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia.
“È evidente – aggiunge – che l’attuale difficoltà a rientrare a casa, ha spinto la stragrande maggioranza degli aspiranti docenti siciliani a partecipare per i posti messi a concorso nella propria Regione e non nelle Regioni del Centro Nord dove ci sono più possibilità. La legge, infatti, obbliga i vincitori di concorso a rimanere nel posto in cui vengono immessi in ruolo per almeno 3 anni. Una norma, quella del vincolo, ingiusta e penalizzante soprattutto per i docenti meridionali che la Flc Cgil sta contrastando in tutti i modi possibili, ma che rischia di aggravarsi ulteriormente poiché le Regioni, grazie al disegno di legge a firma del ministro Calderoli sull’autonomia differenziata, avranno la possibilità di legiferare anche sulla mobilità sicuramente peggiorando l’attuale condizione”.
Scuola dell’infanzia e primaria
- Candidati: 69.117
- Posti a bando: 15.340
- Domande: 115.830
- Posti comuni: 98.986 domande per 4.955 posti
- Posti di sostegno: 16.844 domande per 10.385 posti