Concorso scuola 2016, ancora aspiranti in attesa del ruolo: “Non vogliamo più fasce aggiuntive”

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Un limbo di otto anni: migliaia di docenti in Lazio, Campania, Calabria e Sicilia sono ancora in attesa di un ruolo, dopo aver superato il concorso ordinario del 2016. Inseriti in fasce aggiuntive, si vedono penalizzati rispetto alle GAE e ai vincitori del concorso straordinario 2018.

Dopo anni di supplenze brevi e saltuarie, chiedono di essere stabilizzati con le prossime immissioni in ruolo. Non vogliono più “fasce aggiuntive”, ma provvedimenti seri e attuativi. Con un’altissima percentuale di bocciati, il concorso ordinario del 2016 ha dimostrato il valore di questi docenti. Ora, dopo otto anni di incertezza, chiedono solo il riconoscimento del loro merito e la stabilizzazione in ruolo.

La voce dei docenti: “Vogliamo essere assunti con il giusto peso e la giusta misura. Vogliamo il ruolo conquistato con fatica in seguito a uno studio intenso e ben strutturato”.

Il testo della lettera

LAZIO, CAMPANIA, CALABRIA, SICILIA…sono alcune delle regioni ancora in attesa di giustizia! Mancò la fortuna non il valore! Dopo aver superato un concorso ordinario ostico e straselettivo con un’altissima percentuale di bocciati, fu prevista l’assunzione dei vincitori (per il numero dei posti messi a concorso) più’ il 10% degli idonei, chi stava in graduatoria oltre il 10% degli idonei era ritenuto “figlio di un Dio minore”. La graduatoria venne prorogata per circa tre anni, in seguito, dopo tante controversie e battaglie sostenute dai gruppi degli “idonei oltre il 10%” di alcune regioni. Nel 2020 fu fatto un provvedimento da parte del ministro della pubblica istruzione Lucia Azzolina il DM 40/2020 in cui gli idonei rimasti venivano messi in fascia aggiuntiva per far entrare in una graduatoria che potesse salvare la situazione, (fascia aggiuntiva, cioè in coda ai vincitori del concorso straordinario 2018 riservato a chi aveva 36 mesi di servizio). “Mai più fasce aggiuntive”, Chiediamo, di essere stabilizzati dalle prossime immissioni in ruolo senza promesse che rimangono nell’oblio delle istituzioni, ma con provvedimenti seri e attuativi. Questa è la nostra voce: vogliamo essere assunti con il giusto peso e la giusta misura. Vogliamo il ruolo conquistato con fatica in seguito a uno studio intenso e ben strutturato. Non vogliamo altre “aggiunte” alla nostra graduatoria, in quanto sono circa otto anni che viviamo in un limbo e con la spada di Damocle sulla testa. BASTA FASCE AGGIUNTIVE!
Essere relegate per circa otto anni in seconda fascia di graduatoria di istituto ci ha penalizzati a supplenze brevi e saltuarie, cosa diversa le GAE, in quanto in prima fascia graduatoria di istituto (anche con riserva) nonostante il superamento del concorso ordinario 2016 altamente selettivo.

I DOCENTI DELLE FASCE AGGIUNTIVE DI LAZIO, CAMPANIA, CALABRIA E SICILIA

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