Concorso riservato dirigenti scolastici, un nuovo capitolo si apre con il ricorso al TAR: sì alla sospensione della procedura di nomina dei vincitori
Il travagliato percorso del concorso riservato per dirigenti scolastici, bandito nel 2022, sembrava finalmente giunto al capolinea. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nei giorni scorsi, aveva infatti pubblicato il decreto contenente la graduatoria finale dei candidati, poco più di 2.000, destinati a ricoprire i 519 posti disponibili a partire dal 1° settembre 2024.
Un sospiro di sollievo aveva attraversato la platea dei partecipanti, con alcuni gruppi, che avevano colto l’occasione per esprimere la propria soddisfazione e ringraziare pubblicamente esponenti politici per il supporto dimostrato durante la lunga attesa.
Tuttavia, la serenità è stata di breve durata. Alla vigilia di Ferragosto, un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sulle speranze dei futuri dirigenti: circa 350 aspiranti dirigenti scolastici, distribuiti tra le varie regioni, hanno fatto ricorso al Tar Lazio ottenendo la sospensione di ogni procedura relativa alla nomina dei vincitori.
Il Tribunale Amministrativo si riunirà il prossimo 5 settembre per discutere il merito del ricorso. La vicenda, dunque, si arricchisce di un nuovo capitolo, lasciando presagire tempi incerti per la conclusione dell’iter concorsuale.
Non è da escludere, inoltre, un ulteriore grado di giudizio: i ricorrenti, infatti, hanno annunciato la volontà di rivolgersi alla Corte Costituzionale qualora il TAR dovesse esprimere un parere sfavorevole alle loro richieste.