Concorso riservato dirigenti scolastici, dopo i disastri il Ministero potrebbe fare causa agli organizzatori delle prove
Ne giorni scorsi ha fatto scalpore la prova del concorso riservato per dirigenti scolastici, che ha visto disagi a non finire. Per tale motivo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito valuta una causa contro Formez e Fiera di Romam gli organizzatori delle prove.
Come sappiamo, infatti, le testimonianze dei presenti alle prove dipingono un quadro estremamente sconcertante, raccontando prima di tutto di tempi di attesa interminabili: ore trascorse in piedi, senza sedie né riparo dal sole, hanno messo a dura prova la pazienza e la resistenza fisica dei candidati.
Inoltre, i candidati hanno segnalato postazioni inadeguate: sedie rotte, banchi mancanti e monitor fissi in posizioni scomode hanno reso difficile concentrarsi sulla prova.
Molto grave anche il problema delle Carenze igieniche: bagni chimici insufficienti e maleodoranti hanno creato ulteriori disagi.
Per non parlare della mancanza di supporto , con i candidati con disabilità o necessità specifiche non hanno ricevuto l’assistenza necessaria.
E per chiudere la scarsa comunicazione, con informazioni confuse e contraddittorie hanno contribuito al senso di caos e disorientamento.
Fatti che sono arrivati subito all’attenzione del ministro Giuseppe Valditara, che ha parlato di “disfunzioni inammissibili”.
Secondo accordi presi ampiamente prima che la prova scritta computer-based dello scorso 6 maggio avesse luogo, si legge su La Repubblica, i funzionari del ministero contattavano Formez. Il 15 marzo viale Trastevere chiede all’associazione di predisporre 2.374 postazioni per altrettanti partecipanti alla prova scritta. E una decina di postazioni in più per eventuali provvedimenti cautelari del Tar dell’ultimo minuto.
A fine marzo, Formez confermava di avere pronte 2.384 postazioni. Il 3 aprile, un mese prima della prova, Formez e Fiera di Roma comunicano di avere individuato il padiglione dove fare svolgere la prova. Ma poi è finita come sappiamo, con i disagi che abbiamo raccontato.
Per questa ragione, Viale Trastevere cerca i responsabili “cui siano addebitabili i problemi riscontrati, affinché ne possano rispondere”.