Concorso religione cattolica, i sindacati chiedono un incontro al Ministero per predisporre i due bandi: ordinario e straordinario

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Fgu/Snadir hanno chiesto un incontro urgente al Direttore Generale per il personale scolastico, Filippo Serra, per richiamare nuovamente l’attenzione del Ministero sulla procedura di assunzione dei docenti di religione nel settore infanzia/primaria e secondaria di I e II grado.
In particolare, le organizzazioni sindacali chiedono un’informativa relativa allo stato di avanzamento della procedura di indizione del bando di concorso ordinario e di quello straordinario per l’insegnamento della religione cattolica di cui all’art.1bis commi 1 e 2 della legge 159/2019.
Come già evidenziato, l’articolo 5, comma 3 D.L. 198/2022 (Milleproroghe 2023) ha riallineato i due trienni di riferimento per le assunzioni a quello della procedura straordinaria 2022/2025 e ha prorogato la pubblicazione dei due bandi entro l’anno 2023. Dunque è questo il momento di attivare il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per la predisposizione dei due bandi di assunzione: ordinario e straordinario.
Il concorso di religione cattolica
Ricordiamo che, per quanto riguarda il concorso per insegnanti di religione cattolica, il 14 dicembre 2020 è stata siglata l’intesa fra il Ministero dell’Istruzione e la CEI per far partire il nuovo concorso di religione cattolica,previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.
Il requisito principale di accesso è il possesso per i candidati della certificazione dell’idoneità diocesana: “è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso”.
Tuttavia, il testo dell’intesa ricorda che i posti messi a bando nella singola Regione per il “personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’Ordinario diocesano, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione” corrispondano a quanto stabilito dall’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019“.
Inoltre, dei posti messi a concorso, una quota non superiore al 50 per cento potrà essere riservata al personale docente di religione cattolica, sempre in possesso del riconoscimento di idoneità diocesana, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.