Concorso primaria, il paradosso: idonea ad insegnare inglese in una graduatoria e nell’altra no

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Concorso straordinario  primaria indetto con DDG n. 85 del 7 novembre 2018: ci siamo occupati ieri della novità relativa al conseguimento dell’idoneità all’insegnamento della lingua inglese. 

I docenti che saranno ritenuti non idonei dalla commissione, pur comparendo in graduatoria e partecipando quindi a pieno titolo all’immissione in ruolo, una volta assunti a tempo indeterminato dovranno frequentare un apposito corso di formazione.

Questo è valido per primaria posto comune.

Va però detto che la prova di lingua si è svolta anche per il sostegno, con una differente commissione.

Ci sono dunque docenti valutati positivamente da una commissione e negativamente da un’altra. E quindi con due valutazioni differente, anche se a contare a nostro parere è quella del posto comune.

O ancora, ci sono docenti laureati in Scienze della formazione primaria, già in possesso di idoneità che, sottoposti ad una nuova valutazione dalla commissione del concorso, hanno perso quell’idoneità.

Un pasticcio, come documentato da una docente che ha partecipato alla procedura

vi scrivo per segnalare un’anomalia del concorso straordinario per la scuola primaria.

Sono una ragazza laureata in Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento (quinquennale) e con il titolo ho acquisito anche l’idoneità all’insegnamento della lingua inglese.

Il concorso straordinario mi ha reso non idonea, togliendo così ciò che è stato ottenuto con un percorso universitario.

Sul bando è stato specificato come ottenere l’abilitazione, ma non è stato detto nulla riguardo chi già ne era in possesso e non credo che ciò sia corretto.

Inoltre, i pareri su questa questione sono alquanto discordanti tra le commissioni esaminatrici, ma anche tra i sindacati e gli Uffici Scolastici Regionali. Questi ultimi ritengono di non sapere nulla a riguardo e di attenersi semplicemente al bando (3 punti su 5 per ottenere l’idoneità).

Il fatto in questione è decisamente anomalo, soprattutto perché qualcuno ha sostenuto la prova per il posto comune, ma anche per quello di sostegno: allcune persone hanno così ottenuto un “idoneo” in una graduatoria e un “non idoneo” nell’altra, creando così ancora più incoerenza.

Ritengo assurdo togliere un’idoneità già acquisita, soprattutto perché alcune regioni hanno saputo dell’idoneità o meno solo al momento della pubblicazione delle graduatorie.”

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