Concorso PNRR1, classi di concorso ferme alla ricerca di commissari. I candidati di AC24 Puglia “intollerabile”

Un gruppo di circa cinquanta docenti pugliesi che hanno partecipato al concorso PNRR1 per la classe di concorso AC24 bandito con DDG n. 2575/2023 si rivolge, con documento firmato, alle istituzioni, ai sindacati e alle testate giornalistiche per denunciare una gestione gravemente carente nell’organizzazione delle prove orali.
Dopo aver sostenuto e superato la prova scritta a metà marzo, il 18 settembre 2024 i candidati comunicano “abbiamo ricevuto mail di convocazione per sostenere la prova orale a dicembre dello stesso anno. Tuttavia, appena nove giorni dopo, il 27 settembre, abbiamo ricevuto la notizia delle dimissioni della commissione giudicatrice, senza alcuna spiegazione ufficiale.
Questo annullamento improvviso non solo ha segnato un ulteriore ritardo nel concorso, ma ha anche comportato un danno economico per molti di noi. Considerando che la sede indicata, Castrolibero (CS), non è facilmente raggiungibile per tutti, siamo stati costretti a prenotare per tempo hotel e voli, sostenendo spese di viaggio che nessuno ha ritenuto di rimborsare. Se a ciò si aggiungono i 10 euro pagati per l’iscrizione al concorso, ormai nemmeno presi in considerazione per la loro esiguità, il quadro appare ancora più frustrante.
Mentre per alcune cdc, i candidati vincitori hanno gia preso servizio, noi siamo ancora in attesa di novità.
Come se non bastasse, apprendiamo con incredulità che il nuovo concorso PNRR2 per la stessa classe di concorso è stato affidato nuovamente alla Regione Calabria.
Siamo professionisti che hanno superato una selezione scritta e che meritano rispetto e una gestione seria del concorso. Invece, ci ritroviamo senza alcuna prospettiva concreta, abbandonati a un sistema che non garantisce né trasparenza né meritocrazia.
Chiediamo che venga data voce alla nostra denuncia e che questa vicenda venga portata all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni competenti. La superficialità con cui siamo stati trattati non è accettabile, e pretendiamo risposte immediate e un’azione risolutiva.”
Orizzonte Scuola aveva sollevato la problematica relativa allo svolgimento di due procedure concorsuali in contemporanea, una da completare e l’altra da espletare nel corso dei primi sei mesi del 2025.