Concorso ordinario scuola senza preselettiva? Neolaureati “tagliati” fuori? Assunzioni per titoli e servizi? La babele del precariato
Precariato scuola: sono giorni di grande fermento. Dal 3 maggio è possibile la ripresa dei concorsi della Pubblica Amministrazione in presenza e la scuola ha in sospeso i concorsi ordinari banditi lo scorso anno, ad aprile 2020 e mai espletati a causa dell’emergenza sanitaria. Ma la stessa emergenza sanitaria impone lo svolgimento di procedure snelle, anche online, e un maggior peso a titoli e servizi. Come si concilierà questo con i concorsi già banditi?
Prova preselettiva abolita?
“L’aver abolito la prova preselettiva per i concorsi con molti candidati – nel caso della scuola sono 500 mila gli iscritti al concorso per le superiori dove sono in palio 32 mila posti – sostituendola con una selezione su titoli e servizio rischia di tagliare fuori non dalla scuola ma dal concorso i più giovani.” scrive la giornalista Gianna Fregonara oggi sul Corriere della sera.it
Il riferimento è al DECRETO-LEGGE 1 aprile 2021, n. 44 Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Le prove preselettiva dei concorsi scuola già banditi con DD 498 del 21 aprile 2020 (infanzia e primaria) e DD n. 499 del 21 aprile 2020 (secondaria primo e secondo grado) vengono attivate quando il numero dei partecipanti a ogni procedura è superiore a 250 e a quattro volte il numero dei posti banditi, regione per regione. Si tratta di una prova volta a ricondurre il numero dei partecipanti ad un quoziente tale da poter assicurare la selezione rigorosa tra i partecipanti.
Ma su questo al momento da parte del Ministero non è stato detto nulla.
Al momento rimangono confermate le regole inserite nel bando e dal 3 maggio è possibile riprendere le selezioni. Qui il nuovo protocollo del Comitato Tecnico Scientifico
Assunzioni solo per titoli e servizi?
Qualora fosse prevista l’assunzione per titoli e servizi, quale speranza di accesso al mondo della scuola potrebbe essere riservata ai docenti neolaureati, in attesa di espletare il concorso da più di un anno?
“Il rischio però di perdere per strada i più giovani anche se preparati resta alto e la difficoltà di trovare un «algoritmo» equo è altrettanto elevata” conclude Fregonara sul Corriere.
Le due proposte sul piatto della bilancia al momento sembrano essere queste
Le prossime settimane dovranno essere decisive, si dovrà decidere se le regole adottate per i concorsi della Pubblica Amministrazione potranno trovare applicazione anche per il comparto scuola, come contemperare l’esigenza di avere in cattedra i docenti già dal 1° settembre 2021 con quella di assicurare alla scuola i docenti meglio formati e selezionati.
Il punto fermo al momento sono i 33.000 posti del concorso straordinario DD n. 510 del 23 aprile 2020 che, se assegnati tutti già dal 1° settembre 2021, insieme alle procedure concorsuali già esistenti e alle GaE potrebbero già fare la differenza rispetto agli anni precedenti.