Concorso ordinario Dirigenti Scolastici, prova scritta si svolge in anonimato. Sarà sciolto solo dopo la correzione e attribuzione del punteggio
Si avvicina la data in cui, in un unico turno giornaliero su tutto il territorio nazionale, si svolgerà la prova scritta del concorso ordinario per il reclutamento dei Dirigenti scolastici di cui al Decreto Dipartimentale n. 2788 del 18 dicembre 2023. Mercoledì 30 Ottobre, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, gli aspiranti dirigenti che hanno superato la prova preselettiva affronteranno lo scritto.
L’art. 7 comma 6 del DM 194/2022 specifica le modalità con cui le commissioni esaminatrici procederanno alla correzione della prova d’esame.
In particolare, le operazioni possono svolgersi in modalità telematica o tramite videoconferenza (garantendo, ai sensi del successivo art. 11 comma 10, la sicurezza e la tracciabilità delle comunicazioni nel rispetto delle normative vigenti).
Composizione delle Commissioni
Le commissioni esaminatrici, nominate con decreto del dirigente preposto ai singoli USR, sono composte da:
- un presidente, scelto tra magistrati, avvocati dello Stato, dirigenti pubblici, professori universitari o, in caso di carenza di personale, tra dirigenti amministrativi o tecnici con almeno 10 anni di servizio nei ruoli dirigenziali;
- due ulteriori componenti, di cui uno deve essere un Dirigente scolastico e l’altro un dirigente tecnico o amministrativo. In entrambi i casi i componenti devono avere almeno 5 anni di servizio nei ruoli dirigenziali.
Per la correzione e la valutazione dei quesiti in lingua inglese, viene aggregato alla commissione esaminatrice un esperto di lingua inglese scelto tra i docenti di ruolo abilitati all’insegnamento delle classi di concorso A24 o A25 con almeno 5 anni di servizio specifico (compreso il preruolo).
L’art. 12 del DM 194/2022 specifica altresì le condizioni ostative agli incarichi di presidente o componente delle commissioni e delle eventuali sottocommissioni. In particolare, non possono ottenere tale incarico i soggetti che:
- hanno riportato condanne penali o hanno procedimenti penali in corso;
- hanno subito sanzioni disciplinari o hanno procedimenti disciplinari in corso;
- sono in pensione da più di 4 anni dalla data di pubblicazione del bando;
- a partire dall’anno antecedente alla data di indizione del concorso, ricoprono cariche politiche o sindacali ovvero siano stati rappresentanti sindacali;
- hanno rapporti di parentela o affinità entro il quarto grado o convivano abitualmente con uno o più concorrenti;
- sono stati destituiti o licenziati per motivi disciplinari, salute o decadenza dall’impiego.
A ciascuna commissione è assegnato anche un segretario, scelto tra il personale amministrativo appartenente all’Area III o equivalente del comparto Istruzione e Ricerca (ossia profili di Area D ai sensi della tabella 9 DPCM del 26 Giugno 2015).
Sottocommissione se ammessi alla prova scritta sono più di 250
L’art. 11 comma 8 del DM 194/2022 specifica che, nel caso in cui il numero dei candidati ammessi alla prova scritta sia superiore a 250 unità (è il caso, ad esempio, della Lombardia), la Commissione esaminatrice è integrata di ulteriori componenti e si formano delle sottocommissioni (una sottocommissione per ogni 250 candidati). Ogni sottocommissione è, a sua volta, composta da:
- un presidente
- due componenti
- un segretario
I criteri di selezione dei componenti delle sottocommissioni sono i medesimi per la selezione delle commissioni principali.
Il presidente della Commissione esaminatrice principale coordina i lavori delle sottocommissioni e stabilisce criteri e procedure uniformi per lo svolgimento delle procedure concorsuali, assicurando una valutazione omogenea. Tali criteri e procedure verranno resi noti tramite la pubblicazione sul sito del Ministero, insieme alla graduatoria finale.
Svolgimento della prova scritta: come si garantisce l’anonimato
Le modalità sono state rese note dal Ministero con le Istruzioni diramate per lo svolgimento della prova scritta
Prima dell’inizio della prova al candidato verrà consegnato e fatto firmare il proprio modulo anagrafico.
A ciascun candidato verrà inoltre fatto estrarre un modulo contenente un codice anonimo, che gli sarà quindi consegnato.
Lo scopo di questo codice anonimo è duplice
- disaccoppiare la prova dall’identità del candidato che la svolge
- assicurare la non ripudiabilità della prova.
Al candidato verrà consegnata quindi una bustina internografata nella quale conservare entrambi i moduli ricevuti senza sigillare la bustina.
Al termine della prova, il Candidato, alla presenza del responsabile tecnico d’aula, sarà tenuto ad inserire nell’apposita pagina presentata dall’applicazione il codice anonimo e firmerà il modulo cartaceo del codice anonimo per la conferma di corretto inserimento.
Il candidato inserirà quindi il modulo contenente il codice anonimo ed il modulo anagrafico all’interno della bustina internografata che gli è stata consegnata all’atto della registrazione, la
sigillerà e la consegnerà al comitato di vigilanza o alla commissione.
Correzione in anonimato e scioglimento
Le commissioni devono garantire l’anonimato durante la correzione delle prove.
Soltanto dopo aver terminato le correzioni e aver attribuito le valutazioni, le commissioni esaminatrici potranno sciogliere l’anonimato (operazioni che sarà possibile svolgere anche con modalità digitali) e procedere alla comunicazione del voto a ciascun candidato.
Sarà invece cura degli USR pubblicare gli elenchi dei candidati che hanno superato con profitto (almeno 70/100) la prova scritta, garantendo comunque la tutela dei dati personali.
Più di 2.000 i candidati ammessi alla prova scritta, 587 i posti
Sono più di 2.000 i candidati ammessi alla prova scritta, anche se il dato più interessante riguarda il rapporto candidati – posti disponibili per singola regione. Qui l’elenco dei candidati ammessi per regione.
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