Concorso ordinario 2020, errori nei testi stravolgeranno assunzioni. Il Dossier Arcangeli all’attenzione del Ministero: “Ecco quelli più clamorosi”. INTERVISTA

WhatsApp
Telegram

Un dossier di oltre 700 pagine, con segnalazioni di errori e quesiti ambigui del concorso ordinario per docenti della scuola secondaria del 2020: è il lavoro lungo e certosino portato avanti da Massimo Arcangeli, docente universitario e linguista, ed altri esperti. Il dossier ora è nelle mani del Ministero dell’istruzione e del merito che, per il tramite della sottosegretaria Paolo Frassinetti, fa sapere che “tutte le segnalazioni sono alla nostra attenzione“.

Com’è nato il dossier?

Ho cominciato a mettere su il dossier nel marzo 2022 quando diversi candidati per diverse classi di concorso mi segnalavano errori. Inizialmente pensavo fossero i soliti errori che qualunque concorso ha, poi invece dopo pochi giorni avevo un quadro di 300-400 quesiti errati, ambigui, mal formulati. Le cronache hanno poi restituito tutto quello che è successo nel frattempo, tra cui una petizione firmata da decine di intellettuali di spicco, alcuni quesiti sanati, eccetera.
Da un certo momento in poi, anche insieme all’avvocata Vincenzina Salvatore, con cui stavamo pensando di far sì che alcune azioni potessero avere i necessari risvolti legali, abbiamo deciso di incaricare per ciascuna classe di concorso un referente che potesse consegnarci dal suo punto di vista il materiale utile su cui avrei potuto lavorare. Così è stato.
Sotto la gestione Bianchi alcuni quesiti sono stati sanati, con effetti altrettanto gravi e paradossali, perché in molti casi invece di annullare il quesito giudicato erroneo – come da prassi, nella Pa si è sempre fatto in questo modo – si è riconosciuto il punteggio ai candidati per i quali il quesito è stato ritenuto giusto nella risposta che avevano fornito, ma si è decurtato contestualmente il punteggio di chi aveva ottenuto 70 rispondendo secondo le indicazioni ministeriali e magari dopo la firma del contratto a tempo indeterminato ha saputo che quel 70 è diventato 68. Cose mai viste nella storia della nostra Repubblica e nella mia esperienza ultra trentennale da commissario di concorso.

E poi com’è proseguito il lavoro di denuncia?

Io e l’avvocata Vincenzina Salvatore abbiamo chiesto al ministero dell’istruzione di fornirci i nomi della commissione madre e delle sottocommissioni. Il ministero si è rifiutato e abbiamo fatto ricorso. E’ intervenuta la presidenza del Consiglio che ha imposto al ministero di darci gli elenchi dei commissari. Ho detto più volte al ministero che avrei reso pubblici i nomi perché, per trasparenza, ognuno deve rispondere di quello che ha fatto o non ha fatto.
In quelle commissioni ci sono fior di accademici e io anche oggi mi chiedo perché nessuno si sia preoccupato di dire “scusate, abbiamo sbagliato, cerchiamo di trovare una soluzione”.
Alcuni quesiti sono stati clamorosamente riconosciuti assurdi. Ricordo quello di matematica sul parallelogramma esagonale che uscì giornalisticamente, sul quale intervenne Umberto Bottazzini che poi mi disse “siamo su Scherzi a parte?”. Questo quesito è stato corretto.
*Una selezione di errori più clamorosi l’ho fatta recapitare di recente alla sottosegretaria Frassinetti di modo che potesse avere idea di cosa stavamo parlando, non pretendevo si leggesse un dossier di oltre 700 pagine. Tra questi c’è quello sulla sirma e proprio su questo ho oltre 30 perizie e l’attestazione scritta di Pier Vincenzo Mengaldo, che è il linguista chiamato in causa dal ministero nel rispondere a una ricorrente al Tar. Mengaldo ha mandato una lettera firmata da lui e da tutta la sua scuola di Padova dicendo che quel quesito era sbagliato. Questo quesito non è stato ancora sanato.

Il dossier è stato consegnato il 16 marzo, nel frattempo cosa è successo?

Nel frattempo ho sentito qualcuno dal ministero. Ho avuto modo di parlare con Cerrone, capo legislativo, e spiegargli per filo e per segno la cosa.
Frassinetti con la sua intervista a La Stampa ha attestato onestamente che ci sta lavorando perché questa situazione venga risolta. Nessuno pensa che tutto si risolva in poco tempo ma che almeno si cominci a negoziare sui quesiti più clamorosi, che si annullino senza decurtare punteggi. Io spero che dai prossimi giorni ci possa essere qualche segnale concreto che attesti che sui quesiti si sta lavorando davvero per risolvere i problemi di migliaia di persone. Può essere un segnale di discontinuità da parte del ministero di Valditara. Tutto dovrebbe essere fatto in tempo utile perché poi ci saranno gli altri concorsi.

In vista dei prossimi concorsi, secondo lei come dovrebbe essere un buon concorso docenti?

Un buon concorso non può essere realizzato al ribasso. Bisogna considerare il doppio binario: l’esperienza che si matura in un’aula scolastica e i titoli. L’esperienza fa la differenza, chi lavora a scuola o all’università lo sa bene. E poi se non si posseggono gli strumenti docimologici il concorso non può essere realizzato ovviamente a crocette, considerati i danni irreparabili. Non abbiamo la tradizione anglosassone sui quesiti a risposta multipla. In più c’è l’aggravante che moltissimi quesiti sono iper nozionistici e non misurano nulla della preparazione che un docente dovrebbe dimostrare di avere. Si esca dalla logica del concorso ammazza precari, a risposta multipla ed iper nozionistico.

Non solo il dossier sul concorso ordinario 2020, di recente ha denunciato quanto accaduto nella prova preselettiva del Tfa sostegno a Cagliari

Non mi sono mai fatto nessun problema. L’ho fatto per il buon nome dell’università, pur essendo io stesso docente all’università di Cagliari. L’idea che dovrebbe guidare tutti è un senso, non dico etico perché è una parola grossa, ma di appartenenza civica, dello Stato.

*Ecco i quesiti più clamorosi ancora da rettificare o annullare

A009/Turno unico

Il quesito sui “raggi ottici’ (inesistenti) è palesemente errato

A011/Turno unico

I quesiti sul Satyricon e su Eritto hanno avuto l’esito favorevole del Consiglio dello Stato per una candidata

A012/Turno 2

Il quesito sullo scratch ha avuto l’esito favorevole del Tar del Piemonte per un candidato

Il quesito sulla lotta per le investiture, su cui non c’è stato alcun ricorso, è stato periziato e giudicato erroneo

A013/Turno unico

I quesiti su Socrate e su Proust, sui quali non c’è stato nessun ricorso al Tar, sono stati periziati e giudicati erronei

A018/Turno 1

Il quesito su Howard Gardner, su quale c’è stato un ricorso al Tar (che ha demandato alla Sapienza Università di Roma la responsabilità di esprimersi), è stato giudicato erroneo dallo stesso Gardner, che mandò a suo tempo anche una mail al Ministero dell’Istruzione
A019/Turno 2

I quesiti sul bene in Aristotele, sui giochi linguistici in Wittgenstein, sull’epistemologia, sul primato mondiale dell’Europa nella prima metà del XIX secolo e sul miracolo in Spinoza, per i quali non c’è stato nessun ricorso al Tar, sono stati periziati e giudicati erronei

A021/Turno unico

Il quesito sull’apprendimento permanente, sul quale il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso di una candidata e non si è ancora pronunciato per un candidato è stato periziato e giudicato erroneo

Il quesito sulla gentrification, sul quale il Tar del Lazio non si è ancora pronunciato per un candidato è stato periziato e giudicato erroneo

A022/Turno 2

Il quesito sulla sirma ha avuto l’esito favorevole del Tar del Lazio per una candidata ed è stato giudicato erroneo da oltre 30 docenti universitari

Il quesito su “ebbene” ha avuto l’esito favorevole dal Tar del Lazio per quattro candidati e del Tar dell’Abruzzo per una candidata e una decina di perizie l’hanno giudicato erroneo

A023/Turno unico

Il quesito sul sillabo è in attesa della sentenza del Tar del Lazio (che forse arriverà dopo l’estate) ma è stato giudicato erroneo da diverse perizie (una è anche mia)

A048 e A049/Turno 1

Il quesito sul salto in lungo ha avuto esito favorevole del Tar di Palermo per un candidato

AB24/Turno 1

Il quesito sulla discourse analysis è stato periziato (anche da me) ed è stato giudicato erroneo

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri