“Concorso insegnanti di religione subito e senza punteggio minimo”: Fensir in sciopero il 10 novembre

“Vogliamo far toccare con mano al Ministero dell’Istruzione e del Merito, quanto stress ha accumulato il personale di religione in questi lunghi 20 anni dal primo e unico concorso, – riferisce la Segretaria Nazionale del Fensir SAIR Mariangela Mapelli – Vogliamo dire al Ministero che non è più il caso di aspettare quando tutto è ormai a livello giuridico chiaro! E deve essere chiaro, che il concorso straordinario deve essere senza il punteggio minimo, considerando che ad oggi coloro i quali hanno superato i 36 mesi di servizio si attestano ad un numero oltre il 14500”
Le motivazioni sono espresse nell’indizione stessa, a firma del segretario generale della Fensir, Giuseppe Favilla “la condizione di noi, docenti di religione, non è più sostenibile. Sappiamo che il tavolo tra MIM e CEI, a cui non è prevista la partecipazione ad alcuna sigla sindacale, né storica, né
rappresentativa, né di recente creazione, è andato però nella direzione che tutte le sigle sindacali, storiche e non, hanno sempre sostenuto attraverso i loro rappresentanti: straordinarietà, semplificazione delle prove. Oggi siamo però al punto in cui non bisogna più perder tempo: il concorso straordinario non risolverà immediatamente il precariato ma mitigherà appena la situazione. La speranza è nello scorrimento annuale della graduatoria ad esaurimento. Tuttavia continua a rimanere sempre lo stesso ed identico problema: la non selettività della prova. Su questo punto vogliamo la certezza: nessun punteggio minimo, per la serenità stessa dei partecipanti che potranno, senza alcuna ansia e stress, dimostrare le competenze metodologico-
didattiche acquisite sul campo e in lunghi anni di esperienza. Non abbiamo dimenticato nemmeno i colleghi del 2004 per i quali chiediamo la stabilizzazione a tempo indeterminato in deroga al 70%”.
Ecco le motivazioni dello sciopero:
– Mancata attuazione dell’art. 20 comma 4 della legge 112/2023, che modifica l’art. 1bis della legge 159/2019 e successive modificazioni, cioè a dire: ad oggi nessun concorso straordinario né ordinario a quasi 20 anni dell’unico concorso del 2004. Il personale docente incaricato annuale di religione cattolica si attesta a 17795, di cui oltre 14500 con oltre 36 mesi di servizio. La norma prevede che solo il 70% dei posti liberi e vacanti nell’organico stabilito dalla legge 186/2003, cioè 4480 saranno destinati ad essere ricoperti da docenti di ruolo mentre 10000 docenti con oltre 36 mesi di servizio dovranno attendere ancora molti anni per ottenere un contratto a tempo indeterminato.
– La legge 79/2022 che prevede il concorso straordinario seppur chiaro nella modalità di esame (metodologico-didattico) e sulla graduatoria ad esaurimento successiva, non prevede con la stessa chiarezza se sia previsto un punteggio minimo. L’organizzazione sindacale chiede con risolutezza e in modo chiaro che il Decreto previsto dalla stessa norma preveda espressamente una prova orale senza punteggio minimo al fine di garantire l’effettivo debellamento del precariato, considerato comunque l’elevato numero della platea del personale avente diritto a partecipare (14500 IdRC).
– La poca certezza dei posti messi a concorso e per quali regioni. L’organico risulta in alcune regioni scoperto per oltre il 75%, chiediamo che venga previsto un concorso per tutte le regioni anche per quelle regioni in cui oggi non sono presenti posti in organico.
– La legge 159/2019 all’art. 1bis comma 3 prevede lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2004. Chiediamo che il personale di religione idoneo concorsuale possa vedersi riconosciuto il proprio posto occupato in qualità di incaricato annuale, in deroga alla legge 186/2003, come utile all’assunzione a tempo indeterminato.
Fensir proclama lo sciopero del personale docente, docente di Religione, Ata, DSGA e DSGA facente funzione, ed educativo, a tempo indeterminato e a tempo determinato, per l’intera giornata del 10 novembre 2023.