Concorso infanzia e primaria, commissari dicono già “no, grazie”

Il concorso straordinario infanzia e primaria rischia di incepparsi nella formazione delle commissioni di valutazione, che dovranno garantire la conclusione di tutto l’iter entro il 30 luglio 2019.
Come sono formate le commissioni
Le Commissioni di valutazione del concorso straordinario per la scuola dell’infanzia e primaria, su posto comune o di sostegno, sono presiedute da un professore universitario o da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico e sono composte da due docenti.
I requisiti di Presidenti, Commissari e componenti aggregati e le modalità di costituzione delle Commissioni sono regolate dagli artt. 11, 12, 13, 14, 15 e 16 del D.M. del 17 ottobre 2018.
I compensi
A Presidenti e commissari spetta il compenso indicato nel DM 31 agosto 2016.
1) € 502,00 – presidente;
2) € 418,48 – componente.
+ € 1,00 lordo dipendente per ciascun candidato esaminato.
In ogni caso i compensi non possono eccedere € 4.103,40 per presidenti e commissari, aumentati del 20% per i presidenti e ridotti del 20% per il segretario.
No esonero dal servizio
Non e’ possibile richiedere l’esonero dal servizio. E questo rende tutto più difficile .
Inoltre alcuni USR non hanno ancora pagato i commissari per lo svolgimento dell’incarico durante il concorso 2016.
“A pochi giorni dall’uscita del bando del concorso straordinario infanzia/ primaria – ci scrive il marito di una commissaria – ci si chiede chi saranno i componenti delle rispettive commissioni.
Forse non tutti sanno che per questa volta sarà difficilissimo reperire Presidenti e commissari presso l’USR Campania poiché i componenti delle commissioni del concorso 2016 per il reclutamento di insegnanti di scuola infanzia stanno ancora aspettando il “magro” compenso per l’attività svolta.
“Sono delusa e amareggiata” , racconta una commissaria del precedente concorso, “Il nostro lavoro è durato un anno durante il quale abbiamo trascurato gli affetti personali più cari, non essendo previsto l’esonero scolastico. Ad oggi attendiamo ancora anche il rimborso per le spese di viaggio. Mi sono rivolta ai legali dell’Anief che mi assisteranno per la diffida. Non credo che ripeterò questa esperienza!”
Naturalmente non sappiamo ancora se si tratterà di una situazione generalizzata, ma certamente l’aggravio di lavoro e la remunerazione non allettante contribuiscono a determinare la difficoltà.
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