Concorso educazione motoria alla primaria, quanti punti varrà il titolo d’accesso. Esempi

Quanto vale il titolo d’accesso al concorso, per titoli ed esami, abilitante relativo all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria?
Decreto ministeriale
Il Ministero dell’Istruzione ha già sottoposto al vaglio del CSPI il decreto che disciplinerà i concorsi per l’accesso ai ruoli del personale docente relativi all’insegnamento suddetto, per cui se ne attende adesso la pubblicazione ufficiale.
Vediamo quali sono i titoli d’accesso, in base alla bozza di decreto ministeriale, e quanti punti spettano per i medesimi, secondo quanto indicato nella Tabella B allegata al predetto DM.
Titoli d’accesso
Possono accedere al concorso per l’accesso al ruolo relativo all’insegnamento dell’Ed. motoria nella scuola primaria i docenti in possesso di 24 CFU/CFA nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche più una delle seguenti lauree:
- laurea magistrale LM-67 «Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate»
- laurea magistrale LM-68 «Scienze e tecniche dello sport»
- laurea magistrale LM-47 «Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie»
- titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del DM 9 luglio 2009
- analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente
Corso di preparazione al concorso per educazione motoria nella scuola primaria
Valutazione titolo d’accesso
Come detto sopra, dunque, il titolo d’accesso al concorso è costituito da laurea (una di quelle sopra riportate) più 24 CFU/CFA.
Il punteggio, come leggiamo nella Tabella B, viene attribuito per la laurea, in base al voto conseguito.
Precisiamo che:
- il voto del titolo di accesso, ai fini della valutazione, deve essere rapportato a 100, qualora non espresso in centesimi; le eventuali frazioni di voto sono arrotondate per eccesso al voto superiore solo se pari o superiori a 0,50;
- qualora nel titolo non sia indicato il punteggio ovvero il giudizio finale non sia quantificabile in termini numerici, sono attribuiti punti 3,75.
La valutazione e quindi l’attribuzione del punteggio, come leggiamo nella suddetta tabella, avviene nella maniera seguente:
- “P” sta per il voto di laurea
- i punteggi attribuiti vanno eventualmente arrotondati al secondo decimale dopo la virgola
Se P (ossia il voto di laurea), dunque, è pari o inferiore a 75/100, non spetta alcun punteggio.
Se P (ossia il voto di laurea), invece, è superiore a 75/100, l’attribuzione del punteggio avviene sottraendo al voto di laurea 75 e poi dividendo per 2.
Esempio 1:
- docente con voto di laurea pari a 80/100;
- l’attribuzione del voto avviene nel modo seguente: [(80-75) : 2]= 5:2= p. 2,5
Esempio 2:
- docente con voto di laurea pari a 90/100;
- l’attribuzione del voto avviene nel modo seguente: [(90-75) : 2]= 15:2= p. 7,5
Esempio 3:
- docente con voto di laurea pari a 95/100;
- l’attribuzione del voto avviene nel modo seguente: [(95-75) : 2]= 20:2= p. 10
Esempio 4:
- docente con voto di laurea pari a 100/100;
- l’attribuzione del voto avviene nel modo seguente: [(100-75) : 2]= 25:2= p. 12,5
Il punteggio massimo attribuibile è dunque pari a p. 12,5.
NB: trattandosi di una bozza, potrebbero esserci delle variazioni che segnaleremo prontamente.
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