Concorso DSGA, Anquap: “Un flop annunciato. Campanello d’allarme su stato giuridico ed economico dei direttori”

È stato registrato un numero contenuto di candidature per la selezione destinata alla copertura di 1.435 posizioni di Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, figura che, con l’entrata in vigore del CCNL del 18 gennaio 2024, è stata ricondotta all’area dei Funzionari ed EQ. Le domande pervenute sono state 29.263, ma l’effettiva partecipazione alla prova scritta del 10 aprile si sarebbe attestata sotto la soglia del 30%, con circa 9.000 presenti.
Il test composto da 60 quesiti a risposta multipla, avrebbe rappresentato un ostacolo per i candidati. In pochi avrebbero superato la prova.
I contenuti richiesti – come evidenzia Anquap – sarebbero risultati particolarmente impegnativi, richiedendo “una preparazione non solo da Funzionario direttivo in posizione apicale (il DSGA) ma addirittura da Dirigente (quale in effetti è un Direttore SGA nell’esercizio dei suoi compiti e nell’attività reale delle scuole)“.
L’obiettivo è arrivare a coprire oltre 1.000 posizioni entro il 1° settembre 2025: le scuole ne hanno bisogno, come rimarca l’Anquap.
Secondo l’Associazione l’esperienza maturata in questo concorso evidenzia la necessità di una revisione profonda dello status giuridico ed economico dei Direttori SGA, “dovrebbe costituire un campanello d’allarme (forze un “campanone”)” per i decisori politici e le parti contrattuali.
“Se non mi riconosci adeguatamente sul piano giuridico e mi tratti male sul versante economico non puoi aspettarti che il lavoro ai vertici degli uffici di segreteria sia oggettivamente appetibile per dei laureati” conclude Anquap.
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