Concorso DS in Campania, prova da rifare per un guasto tecnico di 8 minuti

Otto minuti, tanto è durato il guasto tecnico alla postazione di uno dei candidati alla prova scritta del concorso dirigenti scolastici. Un tempo utile, secondo i giudici del TAR Campania, per annullare la prova e ordinarne la ripetizione.
L’ordinanza cautelare del Tar, pubblicata lo scorso 14 Aprile, ripercorre le fasi della prova scritta del candidato svolta lo scorso 30 Ottobre 2024.
Cosa era successo durante la prova scritta
In particolare, al candidato era stato concesso un tempo aggiuntivo di 90 minuti perché invalido civile al 100%, come segnalato dall’avvocato difensore.
Ricordiamo che i tempi aggiuntivi e le misure compensative vengono concesse, a insindacabile giudizio della Commissione esaminatrice, sulla base della documentazione prodotta dall’aspirante dirigente e inviata, come si legge nel bando (art. 4 comma 4 lett. l), almeno 10 giorni prima della prova (la PEC risulta essere inviata il 23 Ottobre 2024) che evidenzi:
- una disabilità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 104/1992;
- un disturbo specifico di apprendimento accertato ai sensi della legge n. 170/2010.
All’inizio della prova, però, la sua postazione aveva smesso di funzionare. Subito l’intervento dei tecnici che hanno impiegato 8 minuti per risolvere il guasto e permettere al candidato di riprendere la prova. Questo tempo, tuttavia, non è stato recuperato alla fine, “determinando, ad avviso del ricorrente, l’esito negativo della prova (57/70)”. Il candidato comunque non ha contestato, nel merito, il punteggio ottenuto.
8 minuti, “un’alterazione delle condizioni di regolarità”
Alla luce dei fatti, i giudici hanno ritenuto che il mancato recupero degli 8 minuti possa comunque costituire “una alterazione delle condizioni generali di regolarità” tale da giustificare la ripetizione della prova scritta soltanto per il candidato che ha presentato ricorso, da svolgersi entro 60 giorni.
Una decisione che, secondo Massimo Vernola (avvocato difensore), ripristina il principio di par condicio a cui devono ispirarsi tutte le procedure selettive, al fine di permettere a tutti di esprimere nel migliore dei modi le proprie capacità.
Come si svolgerà la nuova prova
Ordinando il rifacimento della prova scritta, tuttavia, il Tar Campania ha espressamente richiesto al Ministero (e di conseguenza all’USR di riferimento) di sottoporre al candidato una nuova traccia.
Sarebbe, infatti, ingiusto, si legge nell’ordinanza, che l’aspirante DS possa ripetere la stessa identica prova già sostenuta, conoscendone già i contenuti.