Concorso DS, De Cristofaro (AVS): “Gravi irregolarità, serve chiarezza dal Ministero”. La nuova interrogazione parlamentare e le posizioni ministeriali

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La vicenda del concorso Dirigenti scolastici, tra polemiche, ricorsi e dichiarazioni ministeriali, si arricchisce di un nuovo capitolo. L’ultima interrogazione parlamentare, in ordine di tempo, è stata, infatti, presentata al Senato per chiedere a Valditara di fare un po’ di chiarezza.

Già qualche giorno fa era intervenuta la capo dipartimento, Carmela Palumbo, provando a rischiarare la nebbia che si è formata intorno alle procedure concorsuali, con particolare riferimento alla presunta violazione dell’anonimato, alle tempistiche e alle anomalie in alcune Regioni. Nel frattempo, il 15 Aprile, il senatore Peppe De Cristofaro (AVS) ha presentato un’altra interrogazione parlamentare.

Le anomalie segnalate durante le prove

Il senatore, infatti, a seguito di numerose segnalazioni di irregolarità emerse durante le prove scritte e orali, ricorda che tra i problemi riscontrati rientrano:

  • presunti conflitti di interesse tra commissari e candidati (come nel caso di una candidata esaminata da un collega con cui aveva avuto collaborazioni professionali);

  • griglie di valutazione manomesse, con cancellature sospette che sollevano dubbi sulla correttezza delle correzioni;

  • disservizi tecnici durante le prove, in particolare per i candidati con disabilità, come una docente tutelata dalla legge 104/1992 rimasta senza assistenza.

Le richieste rivolte al Ministro Valditara

De Cristofaro, nella sua interrogazione al Ministro dell’Istruzione e del Merito, chiede:

  • se sia stata avviata un’indagine interna per verificare la presenza di irregolarità, con particolare attenzione ai conflitti di interesse e alle anomalie nelle valutazioni;

  • quali misure correttive siano state adottate per ripristinare la trasparenza e l’imparzialità della procedura concorsuale;

  • se si intenda ripetere le prove nei casi in cui siano documentate violazioni;

  • se il Ministero intenda rivedere i criteri di nomina delle commissioni, per evitare futuri episodi di incompatibilità tra commissari e candidati;

  • se si stia valutando l’introduzione di misure specifiche per i candidati con disabilità, per garantire piena parità di condizioni durante la selezione.

La questione del ruolo dirigenziale nelle scuole

Secondo il senatore De Cristofaro, “il concorso si inserisce in un momento di forte tensione nel sistema scolastico, in cui le scuole stanno affrontando gravi difficoltà amministrative e strutturali”. In questo contesto, spiega, le anomalie nella selezione rischiano di compromettere ulteriormente la fiducia delle comunità scolastiche, generando ritardi nelle nomine e aggravando i problemi gestionali negli istituti.

Per questo motivo, viene richiesto al Ministero un intervento urgente per rivedere le procedure e garantire l’assegnazione trasparente dei ruoli dirigenziali, in modo da assicurare una leadership stabile ed efficace nelle scuole pubbliche italiane.

Il Ministero assicura: “Nessuna opacità sarà tollerata”

Sebbene non abbia risposto ancora direttamente all’interrogazione del senatore De Cristofaro, considerando l’acceso dibattito sul concorso, il Ministero è già intervenuto con una nota stampa in cui ha dichiarato la propria intenzione di intervenire per tutelare la legalità e l’integrità delle procedure selettive.

Valditara ha affermato che, in presenza di illeciti di rilievo penale, provvederà “personalmente a segnalare i fatti alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei conti, per eventuali profili di rilievo erariale”. Il messaggio è chiaro: nessuna forma di opacità sarà tollerata.

No a un “concorso bis”, ma attenzione alle anomalie documentate

Sul fronte operativo, la capo dipartimento Carmela Palumbo ha escluso l’ipotesi di un annullamento generalizzato del concorso, sottolineando che eventuali errori o irregolarità saranno gestiti in modo puntuale, limitando gli interventi agli atti interessati, senza compromettere l’intera procedura.

Palumbo ha voluto lanciare anche un messaggio di equilibrio e attenzione verso i candidati: Chi si sta preparando ai colloqui merita serenità. Il nostro obiettivo resta quello di chiudere l’iter e approvare le graduatorie di merito per procedere con le immissioni in ruolo dal prossimo anno scolastico”.

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