Concorso docenti Stem 2021, è già boom di bocciati. I racconti dei candidati
Nella giornata del 2 luglio al via le prove del concorso docenti discipline STEM. In mattinata si sono svolte le prove per la classe A026 (Matematica). Nel pomeriggio, invece, quelle per la classe A041 (Scienze e tecnologie informatiche). Nella sola giornata di ieri si sono registrati già moltissimi bocciati a causa, dicono i candidati, dei quesiti difficili a quanto pare.
Infatti dai primi racconti dei candidati, la selezione è stata abbastanza severa per quanto riguarda la classe di matematica. In diverse regioni d’Italia arrivano segnalazioni di difficoltà nel superare la prova: dal Piemonte alla Sardegna passando per le Marche.
I racconti dei candidati
Una docente: “Buonasera, sono una docente precaria e vi scrivo per raccontarvi la mia esperienza del concorso Stem per la Cdc A026. Ci tengo a fare una premessa: pur essendoci tante scuole vicino al mio paese (sono in Lombardia) nelle quali si teneva il concorso, mi è stata assegnata una sede a 2 ore di auto e ho dovuto prendere un albergo e dormire là visto che la convocazione era per le 8 di mattina”.
Ylenia: “Veniamo alla prova in sè. Io non ho superato il concorso: i quesiti erano molto difficili ed il tempo assegnato non era assolutamente sufficiente. Concentrarsi sul testo di ogni quesito, impostare una possibile risoluzione e cercare di portarla a termine richiedevano ben più di due minuti. Bastava un semplice errore (calcolo, distrazione…) per pregiudicarsi la risposta corretta e non c’era il tempo materiale per fare un controllo o cercare un ragionamento alternativo . Nella mia classe eravamo in 13 e lo hanno superato in 3“.
Salvatore: “stamattina ho sostenuto la prova scritta in oggetto con esito negativo, rispondendo a 45 quesiti di cui soltanto 18 risposte esatte. Quello che vorrei segnalarvi è che quello che era stato scritto nel bando in merito alla durata della prova e a cosa prevedesse la prova e, ancora, agli strumenti utilizzabili durante la prova, è stato completamente disatteso. Infatti la durata prevista nel bando (v. cap. Prima prova scritta della Classe A-26 Matematica) è di 120 minuti, è scritto inoltre nel medesimo bando, che la prova consta di un quesito da sviluppare in 120 minuti e, è sempre scritto, è consentito l’uso della calcolatrice. Invece un mese fa, circa, apprendo dal Ministero, attraverso i social e senza un bando integrativo, che con ogni probabilità sarebbe stato illegittimo a un mese dal concorso, che la prova è di durata 100 minuti, i quesiti sono 50, ogni risposta esatta vale 2 punto e ogni risposta errata o non data vale 0 e che si supera con almeno 70 punti la prova, inoltre che non e consentito l’uso della calcolatrice, tutte regole che ho visto applicare stamattina già all’inizio della prova. Questa incoerenza del Ministero potrebbe aver fatto desistere anche molti candidati dalla partecipazione al concorso“.
C.F: “Sì, credo anch’io che alla scuola servano i precari e non insegnanti di ruolo. Il precario costa meno, non ha scatti di anzianità e usufruisce di meno diritti per i permessi canonici (figli ecc..). Quindi non ci meravigliamo se i concorsi sono fatti per bocciare tutti. Nella mia sede a Cento eravamo in 15, con molti assenti, e non è passato nessuno con voti sopra il 70. Tutte valutazioni sotto il 60. Tutti bocciati. Nell’aula a fianco erano una ventina ed è passata una sola collega. Chi ha realizzato le domande non credo sapesse che sarebbero spettati solo due minuti per la risposta ad ogni domanda davvero vergognoso smuovere tanta gente, commissioni e soldi del Ministero per un concorso palesemente realizzato per bocciare o per assumere neo laureati freschi di studi universitari lasciando stressati a casa dal lavoro i precari storici. Se si attiverà un ricorso collettivo parteciperó. Sinceramente confido nell’intelligenza del Ministro Bianchi che, sono sicura, metterà fine al precariato senza ostacolare però i precari vecchi. Confido in una stabilizzazione anche da seconda fascia GPS almeno per i precari con più di otto anni di anzianità e che vengono chiamati ogni anno dalla stessa scuola!”
M.Carla: “Stamattina ho fatto la prova. Era difficilissima. C erano domande ” trabocchetto” tipo polinomio di terzo grado con 3 radici di cui 2 coincidenti. Si chiedeva quante radici avesse il polinomio. Tra le risposte possibili c era 2, 3 0 e 4. Sono rimasta nel dubbio un bel po. Alla fine ho risposto “2”. Ma non sono sicura d aver risposto bene. Tra i miei colleghi (eravamo 15 circa) nessuno ha preso quanto serviva per l orale. Io sono quella che c e’ andata piu vicino (con 68). Ci sono state altre 2 domande sulle simmetrie e una sull area di un triangolo rettangolo in cui le risposte suggerite non comprendevano la risposta che avrei voluto.”
Antonio: “vi racconto la mia esperienza in merito al concorso sostenuto ieri pomeriggio per A41. Purtroppo ho ottenuto 66 e quindi non l’ho superato (anche se non capisco perché la sufficienza non sia 60 bensì 70). La prova non era impossibile anche se molto improntata su nozioni teoriche di informatica pura. Le domande di inglese toglievano tanto tempo.Nella mia sede hanno superato la prova 2 su 6. In altra sede 3 su 9. Mi spiace molto aver perso questa bella opportunità ma si punta alla prossima che dovrebbe essere già in autunno da quanto emerso!”
C’è anche chi ha superato il test, come Lorenzo: “Sono la voce fuori dal coro per a26 e, capiamoci subito, ho totalizzato 78 punti, non 100, non 90….SETTANTOTTO: 4 risposte non date e 7 errate (direi anche meritatamente se metti l’apotema al posto dell’altezza di un cono). A fine prova – prima di vedere il mio risultato – ho pensato: “era fattibile, onesto nelle domande e nel tempo, ma io sono stato lento, non credo sia andato bene”. Effettivamente 78 non è questo gran punteggio se la sufficienza è 70. Sono uscito dalla sede deluso da me stesso perché poteva andare meglio. Mi “riguardavo” mentre svolgevo la prova: non sono stato freddo, non ho gestito l’agitazione come al solito, non ho utilizzato una buona strategia come con le varie simulazioni, non sono stato smart, ragionavo molto lentamente, sicuramente troppo. Mi sarei bocciato. Poi leggo in giro: “Troppo difficile”, “Il tempo era troppo poco”, “Ma che siamo matti la somma dei numeri da 50 a 200 senza calcolatrice” (a riguardo vorrei dire che i matematici non devono MAI usare la calcolatrice). È chiaro che non sono d’accordo con i miei colleghi ma vorrei dire una cosa, prima a me stesso, poi agli altri candidati: cambiamo il sistema di riferimento. È stata la prova il problema? Oppure noi, che per n motivi non abbiamo reso quanto avremmo voluto/dovuto?”
Enrico: “premesso che ho partecipato al concorso… vorrei dire che se io prendo 50 quesiti nei miei libri e li propongo all’autore dei quesiti del concorso, e lo cronometro mentre li svolge, DUBITO che lui sia in grado di superare il mio concorso. Sembrano quesiti presi da qualche università, pronti per i concorsi come minimo di ricercatore. Ma, poichè chi li ha messi insieme non ha capito il senso di questo concorso, che non è mandare un astronave sulla Luna ma insegnare alle scuole superiori, temo che non li abbia ben chiari, dubito che lui sia in grado di farlo. In ogni modo, un concorso di questo genere deve valutare la capacità di spiegare, di rendere chiaro un argomento complesso ma quello che ho visto è altro“.
Alberto: “Dopo aver letto i racconti di alcuni candidati ho deciso di condividere con voi l’esperienza avuta da me e mia moglie per la prova A041 del concorso stem. Premetto che entrambi lavoriamo in ambito ingegneria informatica presso aziende private, con orari di 40 ore minime settimanali che non ci hanno permesso di dedicarci alla preparazione della prova. Solo la sera prima e la mattina del 2 luglio abbiamo approfittato dei simulatori messi a disposizione dal vostro sito per capire cosa aspettarci. Ieri abbiamo entrambi sostenuto la prova, che oggettivamente per un laureato era mediamente difficile (non troppo, né troppo poco). Ho letto spesso che ci si lamenta che gli argomenti dei quesiti sono di un livello più alto rispetto a ciò che si insegna ai ragazzi delle superiori. Sono pienamente d’accordo con tali commenti e credo che sia giustissimo fare così! Le prove concorsuali devono valutare il docente e non lo studente, quindi è indispensabile che siano di un livello almeno universitario! Anche perché, se così non fosse, vorrebbe dire che un qualsiasi studente al termine del diploma potrebbe insegnare una disciplina per la quale è richiesta almeno una laurea. Le domande erano mediamente complesse ma alla portata di chi vive quell’ambito. Non a caso con pochissime ore di ripetizione (3, forse 4) sia io che mia moglie abbiamo superato la prova con punteggi ben oltre il 70 richiesto. Ci si lamenta spesso del livello di preparazione dei nostri studenti ma poi si assiste a rivolte quando si cerca di ottenere maggiore qualità dalle new entry“.
Dario: “Per 3 domande non sono riuscito a fare il fatidico 70, 3 domande che probabilmente avrei potuto fare correttamente se avessi avuto la calma che il poco tempo concesso ha negato. Per intendersi, a 55 minuti rimanenti avevo fatto solo 17 quesiti, un ritardo di 11 minuti buoni, sembrano pochini ma per chi ha fatto il test erano 5 domande e mezzo! Le domande di inglese e di informatica hanno poi pareggiato, invece di 20 minuti ne ho sprecati 6, quindi sono riuscito a finire le 50 domande con un avanzo di qualche minuto per “ricontrollare”. Oltre a questo, come se fosse poco, un test preparato in fretta e furia sia da chi l’ha dovuto fare che da parte di chi l’ha ideato. 10 minuti di ritardo per problemi del sito per iniziare la prova, totale incomprensione su mezzi e tipologie del concorso. Oltre a questo, con 2 settimane di studio sono arrivato a poco dal passare, fino al 15 ero impegnato con la scuola, 2 settimane di studio senza però potermi dedicare agli esercizi visto che da bando sembrava fosse solo una prova teorica e del tutto priva di esercizi numerici e quindi evitati per non togliere tempo allo studio di teoremi e dimostrazioni. Premiato tanto il nozionismo puro e semplice, ci stanno frantumando l’anima con abilità e competenze e poi chiedono una formula a memoria da sparare come se si fosse un semplice calcolatore. Ma la cosa ancor più brutta è che il mio test non l’ho visto. Cosa ho sbagliato e cosa ho fatto bene non mi è dato di saperlo? Questa mancanza di trasparenza non è normale e ho paura che sia anche illegale“.
Lara: “Ho partecipato ieri al concorso A026 e vorrei puntualizzare la difficoltà della risoluzione dei quesiti nel tempo dato in particolare non credo che chi ha proposto le domande non abbia considerato il fatto che il test è svolto su pc e non su carta quindi non si ha una visione complessiva della prova in modo da poter selezionare velocemente i quesiti di più facile risoluzione per poi passare ai successivi, inoltre mettere i quesiti d’inglese relativi alla comprensione di un brano sparsi tra gli altri risulta più dispersivo con una perdita di tempo inutile“.
ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO
Concorso Stem 2021, si parte! Ecco tutte le info utili. Aggiornamenti e interviste ai candidati