Concorso docenti, dalla Sardegna al Piemonte e alla Toscana per la prova orale: “Se va bene saprò la traccia in b&b. Tutto ciò è discriminatorio”
Dalla Sardegna al Piemonte e alla Toscana per sostenere la prova orale del concorso docenti di scuola secondaria. La storia – denuncia di una docente sarda arriva al ministro Valditara tramite il sindacato Anief Sardegna. La lettera è su L’Unione Sarda.
Le due classi di concorso per le quali partecipa la docente sono state accorpate e quindi le prove dovranno essere sostenute in due regioni diverse, nonostante la domanda sia stata fatta per la Sardegna.
“Che sia nato il turismo concorsuale?” dice la candidata.
I problemi non sono pochi. Il primo è il costo dei biglietti aerei che dopo aprile si alzano maggiormente. Biglietti che si possono fare all’ultimo momento visto che la data e il luogo della prova si conoscono “almeno 15 giorni prima”.
E poi c’è il costo dell’alloggio che la candidata dovrà sostenere. Tutto dovrà essere organizzato in poco tempo.
La docente evidenzia anche un altro problema: la traccia della prova viene estratta 24 ore prima, “quindi la saprei in viaggio, alla meglio in un b&b, dove materialmente dovrei preparare un power point per la presentazione” ed evidenzia “tutto ciò che questo comporta a livello di concentrazione e non solo, per una prova che vale il mio futuro economico e lavorativo“.
Un trattamento che la candidata ritiene “discriminatorio”, perché verrà valutata “per la mia capacità di spesa per sostenere l’esame, più che per la mia reale preparazione“.