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Concorso docenti 2023, si può partecipare (e vincere) sia per posto comune che sostegno. Come si sceglierà ruolo [VIDEO]

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Concorso docenti fase straordinaria in arrivo. Il bando della prima procedura prevista da PNRR dovrebbe arrivare a breve. Gli interessati hanno già tante domande in merito che pongono durante i Question Time in diretta su OS TV.

Nella diretta del 27 ottobre un utente ha chiesto: “Se uno dovesse vincere sia su materia che su sostegno, come si farà?”

La risposta è stata fornita da Sonia Cannas, docente esperta di normativa scolastica.

Tipicamente in ogni concorso, se si risulta vincitore su più procedure bisogna poi scegliere su quale entrare in ruolo“, spiega Cannas.

La scelta bisogna farla telematicamente, in due fasi. La prima fase con la scelta della provincia e del posto e della classe di concorso. Nella seconda fase c’è la scelta della scuola specifica all’interno della provincia in cui si è stati assegnati“, aggiunge l’esperta.

Concorso: a quante procedure si può partecipare

La risposta è semplice: a tutte quelle per le quali si ha titolo di accesso e vi sono posti banditi nella regione di nostro interesse. In particolare

per la scuola secondaria si può partecipare per

  • max una classe di concorso per la scuola secondaria di primo grado e max una classe di concorso per la secondaria di secondo grado + procedure per il sostegno primo grado e secondo grado con relativo titolo di specializzazione

per la scuola di infanzia e primaria

  • infanzia e primaria posto comune se si è in possesso del titolo + sostegno infanzia e primaria se si è in possesso del relativo titolo

Si può partecipare per una sola regione per la secondaria (posto comune e sostegno nella stessa regione) e la stessa o una diversa per infanzia e primaria (stessa regione per posto comune e sostegno).

Se si vince sia posto comune che sostegno

Se si partecipa sia per posto comune che posto di sostegno e ci si colloca nelle graduatorie di merito per entrambe le procedure, si procederà per step.

Se l’individuazione per il ruolo avverrà nello stesso anno scolastico – ad es. si è chiamati nel 2024/25 –  si potrà prima scegliere un ruolo e poi passare all’altro se ritenuto più conveniente. Le istruzioni sulla procedura di immissione in ruolo contenute nell’allegato A di solito contengono questa indicazione “A.10. L’accettazione, riferita al medesimo anno scolastico, di una proposta di assunzione a tempo indeterminato su posto di sostegno o posto comune consente di accettare, per lo stesso anno scolastico, ulteriori proposte di assunzione a tempo indeterminato o proposte di assunzione a tempo determinato finalizzate al ruolo di cui al DM n. 119 del 2023.
La rinuncia a una proposta di assunzione comporta la cancellazione immediata dalla relativa e specifica graduatoria per il posto/classe di concorso cui si è rinunciato.”

Se invece nel 2024/25 si viene individuati per uno dei ruoli, ad es. sostegno e poi per il 2025/26 si dovesse essere individuati su posto comune siamo in attesa di indicazioni più puntuali circa la cancellazione dalle altre graduatorie.

Ai docenti di tutti i gradi di istruzione immessi in ruolo a decorrere dall’a.s. 2023/24 infatti leggiamo nell’articolo 399/3 del D.lgs. 297/94 (novellato dal DL 44/2023), si applica quanto disposto nell’articolo 13/5 del D.lgs. 59/2017. In base a tale disposizione:

  • In caso di superamento del test finale e di valutazione finale positiva, il docente è cancellato da ogni altra graduatoria, di merito, di istituto o a esaurimento, nella quale sia iscritto ed è confermato in ruolo presso la stessa istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova …

Neoassunti in ruolo dall’a.s. 2023/24: cancellati da graduatorie dopo superamento anno di prova. Che significa?

ASCOLTA LA RISPOSTA DI SONIA CANNAS AL MINUTO 19:37

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Le tempistiche

Il bando

Pubblicato il bando, per la presentazione della domanda dovranno essere assegnati 30 giorni.

Le prove scritte

Disposte le commissioni, il Ministero dovrà organizzare a livello centrale le prove scritte, che potranno svolgersi per un periodo di tempo abbastanza lungo. Se facciamo riferimento alle prove dell’ordinario 2020, circa due mesi.

La correzione della prova scritta è automatica, per cui il candidato acquisisce subito dopo la prova il risultato.

Prova pratica/orale

Ci sarà poi prova pratica (per le classi di concorso che la prevedono) e prova orale da organizzare.

Su quest’ultimo punto il Ministero vorrebbe intervenire per snellire le procedure. Nel testo relativo alla nuova retribuzioni per i commissari dei concorsi, il Ministero propone infatti di legare la retribuzione massima ad uno svolgimento veloce della procedura.

Apprendiamo infatti dai report sindacali che “al fine di garantire la conclusione delle operazioni concorsuali nei termini stabiliti, il compenso scatta se la commissione conclude i lavori entro 120 giorni dalla pubblicazione dei risultati della prova scritta ed esamini almeno 125 candidati al mese o la totalità degli ammessi alla prova orale ove il numero sia inferiore.”

Quindi dai risultati della prova scritta alla conclusione delle operazioni – graduatoria compresa – dovrebbero trascorrere non più di 4 mesi.

Diciamo che i tempi sono molto stringati e, forse, più che dalle commissioni il successo di tutta la procedura dipenderà da bando – prova scritta, passaggi a carico del Ministero.

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