Concorso Dirigenti Scolastici, la prova scritta accerterà veramente le mie competenze? Lettera

inviata da Angelina Modafferi – Sono una docente da 23 anni vivo e lavoro in Emilia Romagna. A maggio ho superato il primo grande ostacolo di questo concorso, ieri ho affrontato (per modo di dire) la prova scritta sempre a Bologna.
La prova, a mio parere, non era difficile, la Commissione del Liceo a me assegnato correttissima per cui tutto molto regolare e tranquillo, ma scrivo di getto perché vorrei porre all’attenzione ciò che è successo a me e, credo, di non essere la sola.
Ho avuto un crollo psicologico-emotivo, non ricordavo nulla. Ho studiato tre anni per non rendere nulla in tre ore. In questi anni non sentendomi all’altezza del concorso ho acquistato e seguito corsi, da poter fare anche delle simulazioni prima della prova. Non ho mai affrontato un concorso al computer, per me è stata la prima volta , sono della generazione del concorso ordinario con il foglio protocollo, certo non è una giustificazione anzi…però mi chiedo se questo sia il modello più corretto di valutazione, o meglio Se questo sia il più meritocratico.
Dobbiamo insegnare ai nostri alunni una nuova metodologia “ quella delle competenze” del “saper fare” quella in cui gli alunni devono diventare registi del proprio percorso e i Dirigenti Scolastici devono promuovere questa metodologia, ma nel frattempo per superare un concorso così importante noi adulti dall’altra parte della cattedra continuiamo ad utilizzare una metodologia che inevitabilmente ti mette ansia fin da quando devi presentare il documento di identità, per poi continuare ad averla per tutto il tempo della prova , io ad esempio non ho calcolato bene i tempi nonostante ore e ore di testi scritti a a casa con il timer, non ricordavo i concetti più importanti insomma non vedevo l’ora si spegnesse il computer!
Concludo, non so come andrà a finire, ma spero prima o poi si riuscirà in Italia a pensare ad una valutazione che tenga conto soprattutto di “competenze” reali e certe, che un testo scritto in 20 minuti certo non può dimostrare, ma una vera valutazione “sul campo” sì!