Concorso dirigenti scolastici, correzione elaborati non rispondente a griglia valutazione! Lettera

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Inviato da Annarita Bisceglia – È di questi ultimi giorni la notizia che il MIUR, nell’ambito della procedura concorsuale per Dirigenti scolastici, ha consentito la visione di un campione anonimo di 50 elaborati di “altri candidati”.

Come membro del “Comitato Trasparenza è Partecipazione”, ho deciso di aderire alla richiesta di “Accesso agli atti” e ho atteso con molta pazienza la risposta del Ministero, a seguito di regolare procedura che consente l’accesso agli elaborati dei candidati ammessi alla prova orale con relativo nominativo, rispetto al quale è pienamente garantito il diritto, sulla base del d.lgs. n. 33 del 2013 e della L. n.241 del 1990, di prendere visione delle prove di determinati concorrenti.

Dopo numerosi giorni di vana aspettativa, tutti i ricorrenti del “Comitato Trasparenza è Partecipazione” hanno ricevuto la comunicazione, via email, di poter visionare 50 elaborati con “Omissis” dei nominativi; si precisa che l’istanza di accesso era stata inoltrata tramite PEC da parte di ogni ricorrente, consapevole del valore legale di tale procedura. Il MIUR, invece, non ha risposto alle PEC personali, ma ha adottato il semplice canale comunicativo della email, fornendo peraltro prove salvate nel formato jpg, non corrispondente ai requisiti tecnici di “documento informatico fide facente”.

Abbiamo nondimeno analizzato il materiale disponibile, ovverosia le prove che avrebbero consentito ai relativi autori di essere successivamente nominati “Dirigenti con riserva”: e siamo rimasti estremamente colpiti, delusi, amareggiati e adirati per gli innumerevoli errori presenti nelle risposte ai 5 quesiti del Concorso per Dirigenti Scolastici. Tra quelli più eclatanti abbiamo trovato il riferimento al “Codice dei Contratti pubblici” d.lgs. n.50 del 2016 per la procedura di individuazione dell’Esperto esterno per le Istituzioni scolastiche, il cui riferimento corretto è invece l’art. 7, c. 6 del d.lgs. 165/2001, nonché il D.I. n.129 del 2018, ovvero, al momento dell’espletamento del Concorso, il D.I. n.44 del 2001. Non dissimile per sconfinamento parossistico è l’affermazione di un altro “neo-pseudo Dirigente scolastico” che ha addirittura citato per la medesima procedura l'”Asta pubblica”. E ancora si legge che il “DS dà “gli indirizzi del MIUR” piuttosto che l’ “Atto di indirizzo”, come previsto dalla L. n.. 107 del 2015.

Orbene, indipendentemente dei gravissimi errori di contenuto, abbiamo rilevato che la maggior parte degli elaborati visionati erano mancanti di “sintesi”, requisito costituente uno dei principali parametri della griglia di valutazione. Inoltre, l’aspetto ancora più carente é visibile in tutte le risposte sprovviste delle azioni che il DS dovrebbe compiere, il che era finalità specifica e prioritaria dei quesiti, al fine sondare le abilità del futuro Dirigente.

La constatazione della mediocrità degli elaborati visionati induce altresì a ripensare alle accuse mosse a noi ricorrenti da parte di Commissari, che hanno evidenziato le nostre (presunte) incompetenze di forma e contenuto, a vantaggio di pseudo-vincitori di un Concorso annullato – e, pertanto mai vinto – da parte del Tar Lazio in data 2 luglio 2019.

Il “Comitato Trasparenza è Partecipazione” è ancora in attesa di ricevere dal MIUR, via Pec, quanto richiesto attraverso le istanze di accesso agli atti, soprattutto dopo aver visionato i 50 elaborati anonimi inviati.
Ci si domanda cosa abbia da nascondere il Ministero per non aver ancora consentito di visionare quanto legittimamente richiesto dai ricorrenti e su quali criteri abbia selezionato proprio quei 50 elaborati per consentirne la lettura. Erano i “migliori” ad una selezione effettuata? E se lo erano, dopo la visione dei gravissimi errori che abbiamo riscontrato, cosa c’è da attendersi in quelle prove che i ricorrenti hanno richiesto e che ancora non ci giungono da parte del MIUR?

Il “Comitato Trasparenza è Partecipazione” pretende Giustizia in nome della legalità, dell’equità e della correttezza al Ministro Fioramonti e agli Organi preposti al rispetto della Legge nonché ai nostri rappresentanti di Governo in quanto è doveroso per gli aspiranti Dirigenti scolastici, pseudo-vincitori e non, che in primis incarnano il ruolo di Cittadini dello Stato italiano.

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