Concorso Dirigenti Scolastici, ci sarà un contributo da pagare: nel 2017 era di 10 euro ma per il concorso straordinario bis è aumentato a 128 euro
Concorso Dirigenti Scolastici: atteso il bando, punto di arrivo di un iter abbastanza lungo che ha visto lo sblocco con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 22 dicembre 2022 del relativo Regolamento. Alcuni particolari però dovranno ancora essere chiariti proprio con la pubblicazione del bando, mentre per conoscere se ci sarà o meno la prova preselettiva bisognerà attendere il termine di presentazione delle domande per conoscere il numero complessivo di istanze presentate.
Cosa conterrà il bando?
La risposta è fornita dall’articolo 4 del citato DM 194/2022, ove leggiamo che il bando conterrà quanto segue:
- a) i requisiti generali di ammissione al concorso, ai sensi dell’articolo 2, ossia i requisiti
generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni. - b) il contingente di posti messi a bando, suddivisi per regione;
- c) il termine, il contenuto e le modalità di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso;
- d) l’ammontare e le modalità di versamento del contributo posto a carico dei candidati per far parzialmente fronte alle spese della procedura concorsuale, ai sensi dell’articolo 29 del decreto legislativo;
- e) le modalità di svolgimento dell’eventuale prova preselettiva, ai sensi dell’articolo 6;
- f) le modalità di svolgimento delle prove concorsuali di cui agli articoli 7 e 8, assicurando la pubblicità della prova orale;
- g) le modalità di informazione ai candidati ammessi alla procedura concorsuale;
- h) i documenti richiesti per l’assunzione;
- i) l’informativa sul trattamento dei dati personali.
Precisiamo che il bando stabilirà, riguardo al:
- punto e), la durata della prova preselettiva e la ripartizione dei quesiti tra i previsti ambiti disciplinari;
- punto f), la durata della prova scritta e della prova orale
Il contributo per far fronte alle spese della procedura
Il concorso sarà nazionale ma organizzato a livello regionale, ossia gestito dai singoli Uffici Scolastici regionali. Bisognerà nominare una commissione per regione, organizzare l’eventuale preselettiva, prova scritta e orale.
Dalla legge La Buona Scuola in poi tutte le procedure concorsuali sono state “tassate” con un contributo richiesto ai partecipanti.
Il contributo non viene rimborsato, neanche se non si partecipa alla procedura o si viene esclusi per mancanza dei requisiti di accesso, men che meno per mancato superamento delle prove previste.
Nel 2017, anno di indizione dell’ultimo concorso Dirigenti Scolastici, il contributo richiesto ammontava a 10 euro ad aspiranti. E sulla stessa linea anche le procedure dei concorsi ordinari 2020 per diventare docenti, anche se in questo caso il contributo era richiesto per classe di concorso o posto.
I precedenti concorsi: da 10 a 128 euro
Ma un precedente diverso è rappresentato dal Concorso straordinario bis indetto con DDG n. 1081 del 6 maggio 2022, procedura nella quale il contributo richiesto ai partecipanti è lievitato a 128 euro per aspirante (si poteva partecipare per una sola classe di concorso).
Una cifra che è apparsa esagerata per le tasche dei docenti ma soprattutto per una procedura basata esclusivamente su prova orale + valutazione dei titoli e compilazione graduatoria di merito.
Quali sono i requisiti di accesso al Concorso Dirigente Scolastico
- appartenere al personale docente delle istituzioni scolastiche statali ovvero al personale educativo delle istituzioni educative statali;
- essere assunto con contratto a tempo indeterminato nelle istituzioni scolastiche ed educative statali;
- essere stato confermato in ruolo (quindi con anno di prova superato);
- essere in possesso di una delle seguenti lauree:
- laurea magistrale;
- laurea specialistica;
- diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al DM n. 509/1999;
- diploma accademico di II livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
- diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore.
- aver svolto 5 anni di servizio
- essere in possesso dei requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.
Riguardo ai 5 anni di servizi richiesti, precisiamo quanto segue:
- il servizio può essere stato svolto a tempo sia indeterminato che determinato;
- in caso di servizio svolto a tempo determinato, lo stesso si intende prestato per un anno intero se ha avuto la durata di almeno 180 giorni o se sia stato prestato ininterrottamente dal primo febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale;
- il servizio di ruolo si considera valido soltanto se effettivamente prestato, con esclusione dei periodi di retrodatazione giuridica;
- il servizio è valido solo se prestato nelle scuole statali (no paritarie)