Concorso 2023, graduatoria finale: alcuni vincitori hanno un punteggio inferiore al mio. Com’è possibile?
Concorsi PNRR: sono in corso le due procedure bandite con DDG n. 2576/2023 per infanzia e primaria e DDG n. 2575 per scuola secondaria. Il punto di arrivo al momento è diverso per ciascuna classe di concorso: per alcune la commissione è stata nominata solo di recente per cui le prove orali devono ancora avere inizio, per altre il concorso è in fase di svolgimento ma le graduatorie saranno pronte entro il 10 dicembre (data ultima per assicurare le assunzioni nel 2024/25 se ci sono posti spettanti), per altre invece la graduatoria di merito è già stata stilata.
Ciascun candidato conosce esclusivamente le info relative alla propria posizione, mentre nulla sa dei propri colleghi. Alcuni candidati ci scrivono chiedono “ La graduatoria vede vincitori molti candidati con punteggi inferiori al mio. Come si potrebbe spiegare?”
Le graduatorie di merito: quali informazioni contengono
I bandi prevedono la formazione di graduatorie di merito costituite dai candidati che dopo la somma dei punteggi di prova scritta e prova orale e valutazione titoli si collocheranno all’interno del numero dei posti a bando.
Tuttavia è prevista la riserva dei posti del 30% per i candidati con almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci nelle scuole statali, di cui uno specifico, anche non consecutivi (che abbiano correttamente indicato nella domanda e autocertificati laddove richiesto dalle commissioni).
E’ prevista l’integrazione, nel limite dei posti banditi, della graduatoria nella misura delle eventuali rinunce all’immissione in ruolo successivamente intervenute, con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove concorsuali.
La parità di punteggio complessivo si estende alle preferenze di cui all’articolo 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487.
Ecco le graduatorie pubblicate per la scuola secondaria –
Ecco le graduatorie per infanzia e primaria –
La graduatoria di merito è formata solo dai vincitori: ma chi sono i veri vincitori?
Questo vuol dire che, apparentemente nella graduatoria di merito sono riportati in nominativi di coloro che hanno dal punteggio più alto al più basso per rientrare in graduatoria, in base al numero dei posti a bando per quella classe di concorso.
Ma questo non vuol dire che all’interno dei punteggi visualizzati in graduatoria non ci siano dei punteggi intermedi che non hanno reso possibile l’ingresso in graduatoria perché alcuni posti (il 30% della singola graduatoria) sono riservati ai docenti con i tre anni di servizio alle condizioni indicate dal bando , che permettono di “scalare” la graduatoria, superando anche colleghi che nelle prove hanno conseguito un punteggio più alto ma che non hanno la stessa riserva.
I numeri della riserva del 30%
Sono stati definiti con DD n. 78 del 17 gennaio 2024 in cui, oltre al numero di posti per classe di concorso/regione è indicato anche il numero massimo di posti per riserva 30%.
Nello specifico:
- sono beneficiari della riserva gli aspiranti che, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione al concorso, abbiano svolto presso le scuole statali un servizio di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti;
- uno dei tre anni di servizio deve essere specifico, ossia svolto per la classe di concorso o tipologia di posto per cui si partecipa al concorso e si beneficia della riserva;
- è valido solo il servizio nelle scuole statali;
- i tre anni scolastici si computano secondo quanto previsto dall’art. 11/14 della legge n. 124/99;
- la riserva vale in una sola regione;
- la percentuale di posti riservati si calcola con arrotondamento per difetto;
- la riserva si applica, solo se il numero di posti banditi per ciascuna regione, classe di concorso o tipologia di posto sia pari o superiore a quattro.
Per accedere alla riserva dei posti è necessario superare le prove del concorso. Quindi parliamo di candidati che hanno comunque superato le prove ma che, possibilmente, solo con il punteggio di prova scritta + prova orale + titoli non si sarebbero classificati nel numero dei posti a disposizione. La riserva permette loro di accedere ad uno dei posti riservati, anche se con punteggio inferiore rispetto ad un collega.
Può anche capitare che all’interno del numero dei posti banditi ci siano vincitori che pur avendo diritto alla riserva non ne hanno beneficiato perché sono comunque rientrati per punteggio nel numero dei vincitori, ma questo non determina un ingresso in più di un candidato con riserva. Il numero dei posti riservati rimane quello, sia che il candidato ne abbia usufruito sia se non ne ha avuto bisogno.
Riserve di legge
Inoltre nella graduatoria di merito bisogna tener conto dell’applicazione delle riserve di legge nei limiti dell’art. 5 dei D.P.R. n. 487/1994 e n. 82/2023, a mente
di cui “1. Nei pubblici concorsi, le riserve di posti in favore di particolari categorie di cittadini, comunque denominate, non possono complessivamente superare la
metà dei posti messi a concorso”. La percentuale dei riservisti per ogni classe di concorso/regione è indicata nella tabella A del DDG n. 2575/2023 per la scuola secondaria e allegato A al DDG n. 2576/2023 per infanzia e primaria.
Parità di punteggio
E ancora, a parità di punteggio complessivo si applicano le preferenze di cui all’articolo 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487
Rappresentanza di genere
Per ultimo bisogna tenere conto dell’equilibrio determinato dalla “rappresentanza di genere” per cui nell’allegato B al DDG n. 2575/2023 e allegato B al DDG n. 2576/2023 il Ministero ha indicato a chi spetta la precedenza in graduatoria ai fini dell’assunzione.
Un esempio
Il primo candidato in graduatoria potrebbe avere 250 punti (il massimo) e il secondo 235. Non è detto che non ci siano candidati che abbiano un punteggio compreso tra 250 e 235 ma per l’applicazione della riserva dei posti del 30% nonché per l’applicazione delle riserve di legge e precedenze i candidati con punteggio intermedio non sono rientrati nel numero stabilito dei vincitori, ma faranno parte di un elenco (al momento non pubblicato dai rispettivi USR) che sarà possibile utilizzare per coprire i posti degli eventuali rinunciatari.
Purtroppo, come indicato all’inizio, ciascun candidato conosce solo il proprio punteggio e la graduatoria è scarna di indicazioni, in quanto in alcune non ci sono asterischi per capire chi usufruisce di precedenze e riserve.
Pertanto la spiegazione (al netto di possibili errori) esiste ma sarebbe sicuramente auspicabile una maggiore trasparenza, nonché uniformità nella redazione della graduatoria di merito.