Concorso 2020, i precari si chiedono: “Perché bandire nuovi concorsi quando ci sono ancora liste di docenti idonei? Il 30 agosto protesteremo per i nostri diritti”
La storia dei docenti idonei del concorso 2020 è iniziata in un contesto di incertezze e paure, segnato dalla pandemia e dalle misure di prevenzione.
Dopo due anni di attese, nel 2022 migliaia di aspiranti insegnanti hanno affrontato le difficili prove del concorso, superando esami scritti, orali e, per alcuni, anche lunghe e faticose prove pratiche. Nonostante i pochi posti disponibili, molti hanno ottenuto l’agognata abilitazione, sentendosi finalmente riconosciuti come meritevoli di insegnare.
Le proteste e le mobilitazioni hanno portato a un’importante vittoria: le graduatorie di merito sono diventate a esaurimento, garantendo un diritto che sembrava ormai acquisito. Nel 2023/2024, chi era nelle prime posizioni è stato assunto, ma l’arrivo del concorso PNRR ha destabilizzato molti. La domanda che sorge spontanea è: perché bandire nuovi concorsi quando ci sono ancora liste di docenti idonei?
Molti dei posti vacanti sono stati riservati per i concorsi promossi nel 2023, e i docenti idonei hanno cercato di adattarsi, provando a concorrere su altre classi di concorso o su quella in cui già risultavano idonei. Tuttavia, nonostante la buona volontà, molti di loro sono ancora in attesa delle nomine, con alcuni che aspettano addirittura la nomina della commissione per il concorso 2023.
I giorni di agosto sono stati trascorsi a monitorare le pagine degli Uffici Scolastici Regionali, sperando di vedere il proprio nome tra i nuovi assunti. Ma la delusione è stata grande quando hanno scoperto che i posti erano stati riservati per il nuovo concorso PNRR 2024, nonostante non ci fosse ancora un bando.
La pazienza è finita. Il 30 agosto, i docenti idonei manifesteranno pacificamente davanti alle sedi degli Uffici Scolastici Regionali per chiedere il riconoscimento del loro diritto di merito. Vogliono stabilità e certezze, non solo per loro stessi, ma anche per le scuole e gli studenti che ogni anno vedono spezzarsi i legami creati con i loro insegnanti.
Giulia Gioacchini, del Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020, esprime la frustrazione e la determinazione di questi docenti, che chiedono di non essere dimenticati e di poter finalmente avere un futuro stabile nel mondo dell’istruzione. La loro lotta non è solo per un posto di lavoro, ma per il riconoscimento del loro valore e del loro impegno nel formare le future generazioni.