Concorsi scuola, si lavora al protocollo di sicurezza: per i candidati obbligo mascherina FFP2 e test rapido o molecolare anti covid

Si sta definendo il protocollo di sicurezza per i prossimi concorsi scuola: oggi, 17 giugno, sindacati e amministrazione si sono incontrati proprio per discutere su queste misure.
Il comma 20 del decreto sostegni bis, stabilisce che con ordinanza del Ministro dell’istruzione sono definiti appositi protocolli, sottoposti alla previa approvazione del Comitato tecnico-scientifico, relativi alle modalità di svolgimento in sicurezza, fino al 31 dicembre 2022, dei concorsi per il personale scolastico, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
La relazione illustrativa evidenzia che l’espletamento dei concorsi del personale scolastico necessita di protocolli esclusivi e adeguati soprattutto sul piano logistico (dato che le sedi di svolgimento di queste procedure consentono una capienza massima di partecipanti minore rispetto a quella consentita in altre sedi), specificità, questa, che evidentemente impedisce l’applicazione dei protocolli ordinari adottabili per altre procedure concorsuali.
Come segnala la Cisl Scuola, l’amministrazione prevede di introdurre l’obbligo, esteso ai candidati e a tutto il personale presente nell’aula concorsuale, di indossare il dispositivo facciale filtrante FFP2 per tutta la durata della permanenza nei locali.
Inoltre, i candidati, al momento dell’ingresso nell’area concorsuale, dovranno presentare, a pena di esclusione, un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato presso una struttura pubblica o privata accreditata e/o autorizzata non oltre 48 ore prima della data di svolgimento delle prove.
Tuttavia, l’intenzione emersa nel corso dell’informativa del 17 giugno, è quella che prescrizione non si applichi a coloro che, avendo già completato il percorso vaccinale per il COVID 19, esibiscano la relativa attestazione.
Ci saranno le prove suppletive per quei candidati che a causa di impedimenti legati ai contagi covid, non riusciranno a sostenere le prove? I sindacati, come la CISL Scuola ad esempio, stanno già sondando il terreno per non ripetere quanto accaduto con il concorso straordinario secondaria.