Concorsi scuola, ordinari o per titoli e servizi: serve una scelta politica per combattere il boom di cattedre vuote di settembre

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Tutto sembra in alto mare. Perlomeno fino ad oggi. La questione reclutamento docenti vede tutto fermo cristallizzato sulle due principali proposte che da settimane vengono rilanciate da un lato e dall’altro dalle forze politiche: si assumeranno nuovi docenti tramite un concorso per titoli e servizi oppure si procederà con i concorsi ordinari già banditi? Nel frattempo il tempo stringe e “tutti in cattedra a settembre” rischia di diventare il piatto forte della collezione primavera-estate di slogan sulle assunzioni in ruolo dei docenti che ogni anno prende forma. E neanche dal concorso straordinario ci si deve aspettare miracoli: le bocciature ci sono come il rischio di lasciare cattedre vuote (oltre a quelle previste).

Concorso straordinario: alcune cattedre resteranno vuote?

Partiamo proprio dal concorso straordinario e arrivano i primi esiti che in alcuni casi prevedono “sorprese”. Come in Sicilia dove ci sono stati diversi insegnanti che non hanno superato la prova con dunque la possibilità di non riuscire a coprire le cattedre previste.

Durante l’emergenza sanitaria, bisogna ricordare, un certo numero di candidati, non se l’è sentita di spostarsi da una provincia all’altra o di regione per sostenere le prove scritte.

Per capire la situazione, come spiega La Repubblica, in tre classi di concorso, più di un terzo delle otto completate, gli ammessi agli scritti sono meno dei posti a concorso o lo stesso numero. Nella selezione per diventare prof di Scienze motorie alla scuola superiore, ad esempio, sono riusciti a passare lo scoglio degli scritti, unica prova prevista, in 29. I posti messi a concorso sono 35 e i candidati alla partenza, che avevano inviato la domanda di partecipazione, erano 61. In altre parole, 6 cattedre non saranno assegnate. Ancora: per insegnante tecnico pratico di Laboratorio di cucina negli istituti alberghieri: 13 ammessi per 29 posti a disposizione, con 67 domande presentate. Anche in questo caso, non sarà possibile assegnare un buon numero di posti: addirittura 16.  

E’ chiaro che si verifica anche il problema opposto, ovvero che gli idonei siano superiori ai posti messi a bando. Accade per il concorso per Scienze e tecnologie meccaniche, disciplina che si insegna all’istituto industriale: 31 idonei agli scritti per 20 posti. O come nella classe di concorso per insegnare violino, con 4 ammessi che si contenderanno una sola cattedra. Finora, e siamo soltanto all’inizio, non potranno essere assegnati 22 posti più i 3 posti di Scienze e tecnologie meccaniche con 15 candidati per 18 cattedre.

Scontro Lega-M5S sui concorsi scuola

Pertanto lo spettro di un nuovo boom di cattedre vuote da assegnare ancora una volta a supplenza resta più che vivo, anche perchè, lo scontro politico sui concorsi scuola non trova, per adesso, soluzione.

Concorsi scuola, è M5S contro Lega. Floridia: “Mi batterò perché prevalga il merito”. Pittoni: “No ai docenti precari a vita”

A portare avanti la soluzione del concorso per titoli e servizi è la Lega, che può contare sull’appoggio di Forza Italia e Fratelli d’Italia e di una parte del partito democratico (a dire la verità non esiste al momento una posizione ufficiale da parte dei dem).

Il punto di partenza è il disegno di legge presentato dal senatore leghista Mario Pittoni “Semplificazione della formazione e del reclutamento dei docenti” da cui bisognerebbe procedere per la stabilizzazione dei docenti precari. Il senatore ha in mente un concorso per titoli e servizi a cui potranno partecipare i docenti con almeno tre anni di servizio, anche senza abilitazione, titolo quest’ultimo che dovrà acquisire il candidato nel corso dell’anno di formazione, pena l’esclusione dalla procedura.

Quella del concorso per titoli e servizi è una procedura “battezzata” anche dalle organizzazioni sindacali che vedono in questa formula la stabilizzazione dei precari, utile per abbattere la quota di supplenti il prossimo anno scolastico.

Chi invece spinge per i concorsi ordinari è il Movimento Cinque Stelle, con in testa la sottosegretaria Barbara Floridia a guidare la “lotta per il merito” che solo una procedura ordinaria potrebbe garantire: “Si potrebbe valutare di implementare i posti dello straordinario già in via di espletamento, strutturato proprio per i precari. E si potrebbero implementare anche i posti dell’ordinario, magari dando immediatamente seguito ai concorsi già banditi, facendolo partire subito con procedure semplificate ma meritocratiche”, ha detto ad Orizzonte Scuola.

Il riferimento è anche alle novità contenute nel decreto 44/2021 sui concorsi pubblici, anche se non è ancora del tutto chiaro se e come si potrebbero inserire i concorsi scuola, nonostante le precisazioni del Ministro Brunetta.

 

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