Concorsi scuola 2024: già probabili 10.00 posti non assegnati, a settembre/ottobre aggiunti al secondo bando di 24.000 posti. Chi partecipa
Con il decreto PNRR pubblicato il 2 marzo in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Istruzione interviene anche sul reclutamento. Con l’articolo 14, comma 7 si autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito a utilizzare i posti residuali dalle singole procedure concorsuali per le successive assunzioni tra il 2024 e il 2026, così da rispettare il target di 70mila nuove immissioni in ruolo previsto dallo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza.
DECRETO-LEGGE 2 marzo 2024, n. 19
Così si legge nella relazione tecnica al provvedimento, il decreto 19/2023 PNRR prevede tre concorsi:
- Dicembre 2023: per circa 44.000 posti, con immissione in ruolo a settembre 2024.
Si tratta di due concorsi ordinari, quello bandito con DDG n. 2575/2023 per la secondaria e quello bandito con DDG n. 2576 per infanzia /primaria + i relativi posti di sostegno. Totale 44.654 posti da suddividere per classi di concorso e posti.
Partecipanti: aspiranti con 24 CFU/CFA (completano con 36 CFU/CFA)
aspiranti con 36 mesi di precariato (completano con 30 CFU/CFA)
aspiranti già abilitati vecchio regime
Nomine: a settembre 2024 a tempo determinato (se non già abilitati); a settembre 2025 in ruolo
Possibile scenario: è prevedibile che una parte dei posti messi a concorso non venga coperto o che in sede di immissioni in ruolo non venga assegnato. Si potrebbe trattare di almeno 10.000 posti che risultano utili per il secondo concorso.
Il prossimo 11 marzo prenderanno avvio le prove scritte, per concludersi il 19 marzo. Seguiranno quindi le prove orali. Il tempo utile in questo caso sarà determinato dal numero di candidati che supereranno la prova scritta. Le convocazioni per la prova scritta
- Settembre/ottobre 2024: eventuale secondo concorso in base alle facoltà assunzionali disponibili.
Disponibilità: 24.694 posti (10.000 non assegnati del primo concorso +25.277 nuove disponibilità dell’a.s. 2024/2025 dovute ai pensionamenti -10.583 nomine da vecchi concorsi e GAE)
Avvio: ottobre 2024
Partecipanti: aspiranti con 24 CFU/CFA (completano con 36 CFU/CFA)
aspiranti con 36 mesi di precariato (completano con 30 CFU/CFA)
aspiranti con 30 CFU/CFA (completano con 30 CFU/CFA)
aspiranti con 60 CFU/CFA
Nomine: a settembre 2025 a tempo determinato (se non già abilitati); a settembre 2026 in ruolo
- Luglio/agosto 2025: concorso con approvazione e pubblicazione delle graduatorie dei vincitori entro giugno 2026.
Disponibilità: 18.538 (27.291 nuove disponibilità dell’a.s. 2025/2026 dovute ai pensionamenti – 8.753 da vecchi concorsi e GAE)
Avvio: luglio/agosto 2025
Partecipanti: aspiranti con 36 mesi di precariato (completano con 30 CFU/CFA)
aspiranti con 60 CFU/CFA
Nomine: da settembre 2026 a tempo determinato per la prima categoria; in ruolo per la seconda
In particolare, il target complessivo finale è rimasto invariato (70.000 assunzioni) ma lo stesso è stato suddiviso in 3 diversi obiettivi temporali:
entro 31 dicembre 2024: 20.000 nuove assunzioni;
entro il 30 settembre 2025: 20.000 nuove assunzioni;
entro il 30 giugno 2026: 30.000 nuove assunzioni con accesso al concorso con 60 CFU.
Con riferimento ai concorsi, si riporta di seguito la relativa tempistica:
1) dicembre 2023: indizione concorsi per scuola infanzia e primaria e secondaria di primo e secondo grado per circa 44.000 posti (Bando di concorso – DDG 6.12.2023, n. 2576) – con immissione in ruolo a settembre 2024;
2) settembre/ottobre 2024: eventuale secondo concorso in base alle facoltà assunzionali disponibili;
3) luglio/agosto 2025: concorso con approvazione e pubblicazione delle graduatorie dei vincitori del concorso entro giugno 2026, anche anticipando a favore del MIM le facoltà assunzionali del 2026 sul concorso del 2025, per garantire il raggiungimento del target finale PNRR
Per quanto attiene ai requisiti di accesso ai concorsi, per i primi 2 concorsi, banditi entro dicembre 2024, possono partecipare anche i candidati con 24 CFU e 3 anni di servizio. Per l’ultimo concorso è necessario garantire l’accesso a coloro che abbiano maturato i 60 CFU.
Si specifica, inoltre, che il decreto di individuazione del fabbisogno per l’anno accademico 2024/2025, necessario per l’avvio dei percorsi abilitanti è in via di adozione.
Nel dettaglio, si prevede che l’offerta formativa per detto anno accademico sia pari a oltre 47.000 posti. Ne discende che, vista la probabile indizione del concorso a settembre/ottobre 2024, i percorsi termineranno in tempo utile per garantire la partecipazione alla procedura concorsuale.
Con specifico riguardo al target dei 30.000 docenti reclutati, si precisa che al concorso non solo potranno partecipare i docenti che avranno, nel frattempo, conseguito l’abilitazione, ma anche i partecipanti ai percorsi abilitanti previsti nell’anno accademico 2025/2026. Nelle interlocuzioni con la Commissione europea è stato chiarito, infatti, che saranno ricompresi nel target dei 70.000 docenti reclutati con il nuovo sistema tutti i candidati inseriti nella graduatoria concorsuale acquisita entro il termine previsto dal PNRR, vale a dire 30 giugno 2026.
Pacifico (Anief): “Mossa inutile”
Ancora una volta, il Ministero dell’Istruzione e del Merito tenta di risolvere la questione della supplentite cronica con una “mossa” che, secondo il sindacato Anief, si rivelerà inutile. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, non crede alle mosse ministeriali: “La maggior parte dei posti banditi rimarrà scoperta, lasciando spazio ai precari e violando il diritto allo studio.”
Pacifico denuncia un sistema di assunzioni a tempo determinato che è stato condannato dall’Unione Europea. Negli ultimi dieci anni, le procedure concorsuali hanno lasciato scoperte almeno la metà delle cattedre libere, raddoppiando il numero delle supplenze. Anief chiede di modificare il reclutamento, assumendo su tutti i posti vacanti in organico di fatto attraverso le GPS su posto comune e sostegno.