Concorsi PNRR 1 e 2 sono concorsi ordinari. Quali sono i vantaggi

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Nell’ambito del piano assunzionale previsto dal PNRR, i concorsi per il reclutamento del personale docente sono di natura ordinaria, sebbene per i primi due concorsi (quello della scorsa primavera e il prossimo, il cui bando dovrebbe essere pubblicato entro il 31 dicembre) sia prevista una procedura straordinaria, limitata temporalmente alla cosiddetta fase transitoria, in merito ad alcuni aspetti particolari: i requisiti di accesso, le prove e il completamento della formazione post concorso.

In questi due concorsi legati alla fase transitoria, infatti:

  • i requisiti di accesso sono più ampi rispetto a quelli che saranno previsti a regime (ad esempio, sarà ancora possibile accedere per i posti comuni con titolo di studio + 24 cfu conseguiti entro il 31 Ottobre 2022 oppure con il solo diploma per i posti ITP);
  • non è prevista prova preselettiva;
  • la prova scritta è unica per tutte le classi di concorso e posti per cui si partecipa;
  • è possibile completare il percorso di formazione, tramite l’acquisizione di 30 o 36 CFU per l’abilitazione, dopo il concorso.

Questi caratteri di straordinarietà della fase transitoria, tuttavia, non incidono sulla natura ordinaria dei concorsi stessi, il cui tratto distintivo risiede nella possibilità di accesso generalizzato alla procedura concorsuale. Infatti, in linea generale, n concorso è:

  • ordinario quando si rivolge indistintamente a tutti coloro che soddisfano i requisiti di accesso ed è aperto anche ai nuovi aspiranti docenti;
  • straordinario se risponde a esigenze di carattere emergenziale o si rivolge a categorie specifiche di aspiranti docenti (ad esempio, riducendo la platea dei partecipanti prevedendo tra i requisiti almeno 3 anni di servizio).

Ma perché è importante questa distinzione?

Oltre alla considerazione relativa alle differenze in merito all’accesso alle procedure concorsuali, l’aspirante docente che partecipa con successo a un concorso ordinario, pur non risultando vincitore, acquisisce una serie di vantaggi:

  1. Punteggio in GPS

    In primo luogo, il candidato che ha superato le prove di un concorso ordinario ha diritto a ottenere 3 punti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, secondo quanto previsto dalle Ordinanze ministeriali relative agli aggiornamenti delle GPS stesse per il superamento delle prove di un concorso ordinario per titoli ed esami in relazione al grado e alla specifica classe di concorso.
    Ciò significa che chi ha superato o supererà la prova orale con 70/100, pur non risultando vincitore, potrà beneficiare dei 3 punti per l’aggiornamento delle GPS previsto nel 2026, salvo modifiche future.
  2. Punteggio MobilitàIn secondo luogo, l’aver superato le prove di un concorso ordinario permette al candidato di ottenere dei punteggi anche in relazione alle procedure di mobilità, sia professionale che territoriale. Tali punteggi spettano soltanto nel caso in cui il candidato abbia superato le prove di un concorso ordinario per l’accesso al ruolo attuale o a ruoli di livello pari o superiore a quello di appartenenza. Ad esempio, sarà possibile ottenere tali punteggi nel caso di passaggio dalla scuola secondaria di I grado a quella di II grado, non viceversa. In particolare, è possibile ottenere:
    • 6 punti per la mobilità professionale;
    • 12 punti per la mobilità territoriale.
  3. Punteggio Graduatorie interne di istituto per docenti di ruoloIn ultimo, il superamento di un concorso pubblico ordinario per esami e titoli permette ai docenti di poter ottenere 12 punti nelle graduatorie interne di istituto.

Al fine della valutazione di tali punteggi si tiene in considerazione un solo concorso pubblico (non è possibile, pertanto, sommare la partecipazione con successo a più concorsi pubblici).

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